La crisi ucraina continua a generare tensioni e proposte controverse, con l’inviato della Casa Bianca per l’Ucraina, Keith Kellogg , che ha avanzato l’idea di una divisione del Paese simile a quella di Berlino dopo la Seconda Guerra Mondiale. La proposta, formulata in un’intervista al Times , prevede la creazione di zone di controllo: a ovest del fiume Dnipro sotto la supervisione di forze franco-britanniche, a est sotto il controllo russo, e una zona cuscinetto demilitarizzata tra le due aree.
Una Divisione che Evoca il Passato
Kellogg ha descritto la sua visione come una soluzione per prevenire ulteriori conflitti, suggerendo che le forze occidentali non rappresenterebbero una provocazione per Mosca. Tuttavia, la proposta ha sollevato critiche per il suo richiamo alla spartizione della Germania nazista, evocando un’Ucraina sconfitta e frammentata.
Secondo Kellogg, la zona demilitarizzata dovrebbe estendersi per circa 30 chilometri, con 15 chilometri assegnati a ciascuna parte. Gli Stati Uniti, ha precisato, non parteciperebbero direttamente allo sforzo sul terreno, lasciando il compito alle forze europee.
La Reazione di Mosca
La risposta di Mosca non si è fatta attendere. L’ambasciatore russo Rodion Miroshnik ha criticato la proposta, definendola un rischio per la stabilità a breve termine e un possibile preludio a una nuova escalation. Miroshnik ha sottolineato che mantenere un’influenza militarizzata su questo territorio potrebbe aggravare le tensioni e ostacolare una ripresa duratura per il regime di Kiev.
Colloqui Putin-Witkoff: Nessuna Svolta
Nel frattempo, l’inviato speciale della Casa Bianca Steve Witkoff ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo per un colloquio durato oltre quattro ore. L’incontro, tenutosi a porte chiuse, si è concentrato su diversi aspetti dell’accordo sull’Ucraina, ma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha chiarito che non ci si aspettava una svolta diplomatica.
La prospettiva di un vertice tra Trump e Putin sembra allontanarsi, con lo stallo dei negoziati che impedisce progressi significativi. Fonti americane hanno riferito che il collasso dell’accordo per fermare gli attacchi alle infrastrutture energetiche potrebbe spingere Trump ad adottare nuove sanzioni contro la Russia, intensificando ulteriormente le tensioni.
Scambio di Detenuti e Proposte Controverse
Alla vigilia dell’incontro tra Witkoff e Putin, si è verificato un nuovo scambio di detenuti tra Russia e Stati Uniti. Tra i rilasciati, Krenia Larina , cittadina con doppio passaporto russo e americano, e Arthur Petrov , arrestato a Cipro per aver esportato componenti di microelettronica in Russia.
In parallelo, Witkoff avrebbe presentato a Trump l’idea russa di riconoscere la sovranità di Mosca sulle regioni occupate nel 2022, una proposta che ha suscitato una reazione dura da parte di Kiev.
Un Futuro Incerto
La proposta di Kellogg e i colloqui tra Witkoff e Putin evidenziano la complessità della crisi ucraina e la difficoltà di trovare una soluzione condivisa. Mentre Mosca e Washington continuano a negoziare, il rischio di un’escalation rimane alto, con l’Ucraina che si trova al centro di una disputa geopolitica senza precedenti.
Il futuro del Paese dipenderà dalla capacità delle parti di superare le divisioni e di lavorare verso una pace duratura, ma le tensioni attuali lasciano poco spazio all’ottimismo. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, consapevole che ogni passo falso potrebbe avere conseguenze devastanti per la regione e per il mondo intero.