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Ucraina, raid Russia ‘spegne’ Sumy: colpite centrali elettriche

(Adnkronos) – Le forze armate russe hanno colpito le infrastrutture energetiche nell’oblast di Sumy, nell’Ucraina orientale. Lo hanno affermato le autorità locali spiegando che a causa dei raid è stata interrotta la fornitura di energia elettrica in alcuni distretti. Le autorità sono state quindi costrette a ricorrere a sistemi di alimentazione di riserva, hanno spiegato. La contraerea, hanno aggiunto, ha abbattuto 16 droni lanciati dalla Russia verso Sumy. In totale le forze armate ucraine hanno abbattuto nella notte 34 dei 51 droni lanciati dall’esercito russo e che sono entrati nello spazio aereo dell’Ucraina. Lo ha detto un portavoce dell’aeronautica militare spiegando che la contraerei è entrata in azione in cinque regioni dell’Ucraina. La Germania stanzia altri 100 milioni di euro in aiuti per l’Ucraina. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock durante una visita in Moldova. Baerbock ha spiegato che i fondi saranno trasferiti a Kiev in inverno per aiutare l’Ucraina ad affrontare “una guerra invernale” che la Russia sta pianificando ”per rendere la vita delle persone in Ucraina il più orribile possibile”. Intanto il colosso dei social media Meta ha annunciato che metterà al bando l’emittente russa Rt, pochi giorni dopo che l’amministrazione Biden ha accusato il canale televisivo di agire come un braccio armato delle agenzie di spionaggio di Mosca. “Dopo un’attenta riflessione, abbiamo ampliato la nostra applicazione in corso contro i media statali russi. L’agenzia di stampa Rossiya Segodnya, Rt e altre entità correlate sono ora bandite dalle nostre app a livello globale per attività di interferenza straniera”, ha affermato un portavoce di Meta in una dichiarazione. Venerdì l’amministrazione Biden ha annunciato nuove sanzioni e un funzionario del Dipartimento di Stato ha definito l’agenzia di stampa “un membro a pieno titolo dell’apparato di intelligence e delle operazioni del governo russo” per la guerra in Ucraina. I funzionari statunitensi hanno poi accusato Rt di aver condotto operazioni segrete di guerra informativa in tutto il mondo per conto delle agenzie di spionaggio russe. James Rubin, coordinatore del Global Engagement Center del Dipartimento di Stato, ha detto che Rt è “il luogo in cui propaganda, disinformazione e bugie vengono diffuse a milioni, se non miliardi, di persone in tutto il mondo”. Alcune operazioni di Rt vengono tenute nascoste, hanno affermato i funzionari statunitensi, aggiungendo che in Africa Rt è dietro una piattaforma online chiamata “African Stream”, ma nasconde il suo ruolo; che in Germania gestisce segretamente un sito in lingua inglese con sede a Berlino noto come “Red”; e che in Francia ha assunto un giornalista a Parigi per realizzare “progetti di influenza” rivolti al pubblico francofono. La reazione di Mosca non si è fatta attendere. E’ ”inaccettabile”, un’azione ”molto, molto negativa” quella decisa da Meta di bloccare sulle proprie app l’agenzia di stampa Rossiya Segodnya e l’emittente Rt, ha dichiarato in conferenza stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, parlando di ”un vero e proprio screditamento di Meta” con ”queste azioni così selettive contro i media russi”. Peskov ha aggiunto che questa misura ”complica ovviamente la prospettiva di normalizzazione delle nostre relazioni con Meta”. Il portavoce del Cremlino ha poi affermato che è il gran numero di minacce alla Russia, assieme all’ostilità dell’Occidente, la ragione che ha spinto Vladimir Putin ad aumentare il numero delle forze armate. Peskov ha aggiunto che la decisione del presidente russo è dovuta “alla situazione estremamente ostile ai confini occidentali e all’instabilità in quelli orientali”. Una situazione che “richiede l’adozione di misure adeguate”.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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17 Settembre 2024

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