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UCRAINA RUSSIA, COSA CAMBIA CON TRUMP – Il messaggio di Zelensky, il silenzio di Putin

(diAdnKronos) E adesso, con Donald Trump verso la Casa Bianca, cosa cambia per l’Ucraina e per la Russia? Il nuovo presidente degli Stati Uniti può diventare un ‘game changer’ nella guerra in corso da oltre 1000 giorni? Trump arriva sullo scacchiere internazionale dopo una lunga serie di dichiarazioni con cui ha espresso la propria posizione in relazione al conflitto.

“Con me alla Casa Bianca non sarebbe mai iniziato”, ha detto e ripetuto. Poi, ha assicurato che dopo la vittoria alle elezioni avrebbe favorito un rapido accordo tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky.

Trump, nel suo primo mandato, ha esercitato un pressing robusto per ottenere che il contributo del 2% alle spese di difesa venisse rispettato dagli altri membri della Nato. Diversi paesi sono ancora sotto questa soglia. Gli Stati Uniti, dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia, sono stati il partner principale di Kiev. E’ inevitabile, ora, che Zelensky si chieda quale eventuale sponda verrà offerta dalla Casa Bianca.

Zelensky-Trump, contatto

Zelensky ha auspicato “un’era con Stati Uniti d’America forti sotto la leadership risoluta del presidente Trump”. “Facciamo affidamento sul continuo e forte sostegno bipartisan per l’Ucraina negli Stati Uniti – aggiunge – Siamo interessati a sviluppare una cooperazione politica ed economica reciprocamente vantaggiosa che porterà benefici a entrambe le nostre Nazioni”.

L’Ucraina, “in quanto una delle più forti potenze militari d’Europa – ha affermato Zelensky – è impegnata a garantire pace e sicurezza a lungo termine in Europa e nella comunità transatlantica con il supporto dei nostri alleati”. Il presidente ucraino ha espresso l’auspicio di potersi “congratulare di persona” con Trump e parlare con lui di “come rafforzare la partnership strategica dell’Ucraina con gli Stati Uniti”.

E nel giro di qualche ora l’auspicio si è concretizzato. “Ho avuto un’eccellente telefonata con il presidente Donald Trump e mi sono congratulato con lui per la sua storica, schiacciante vittoria: la sua straordinaria campagna ha reso possibile questo risultato”, ha twittato il leader di Kiev spiegando di aver “concordato di mantenere uno stretto dialogo e di far progredire la nostra cooperazione. Una leadership forte e incrollabile degli Stati Uniti è vitale per il mondo e per una pace giusta”, ha concluso Zelensky.

La reazione della Russia e il silenzio di Putin

Gli Stati Uniti “potranno contribuire a porre fine al conflitto in Ucraina ma questo non potrà essere fatto dall’oggi al domani”, aggiunge Peskov. “Sono gli Stati Uniti a stimolare e gettare benzina senza sosta nel conflitto, che ne sono direttamente coinvolti. Gli Stati Uniti possono cambiare la rotta della loro politica estera”, prosegue il portavoce, precisando che sarà possibile giudicare le reali intenzioni della nuova Amministrazione americana solo dopo l’insediamento del presidente eletto.

“Dopo la vittoria, quando ci si prepara ad entrare nello Studio Ovale o dopo essere entrati nello Studio Ovale, i discorsi possono a volte assumere un toni diversi”, precisa, rispondendo alle domande di chi ricorda le parole di Trump in campagna elettorale, per cui se eletto avrebbe posto fine velocemente alla guerra. La Russia considera che il livello delle relazioni con gli Stati Uniti sia a un minimo storico. Il Cremlino si dice aperto al dialogo e aspetta di vedere quello che accadrà al suo insediamento a gennaio. A Mosca, prevedibilmente, si spera in una riduzione degli aiuti militari all’Ucraina.

Recentemente, Zelensky si è lamentato per il ritardo nella consegna dei pacchetti previsti: solo il 10% delle armi promesse dal Congresso a maggio sono arrivate a destinazione. Inoltre, Washington non ha concesso il via libera all’uso dei missili a lungo raggio Atacms contro obiettivi militari in territorio russo. C’è da scommettere che la situazione non cambierà con l’avvento del Trump-bis.

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7 Novembre 2024

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