Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale per l’Ucraina da Donald Trump con il mandato di risolvere la crisi in cento giorni. Tuttavia, questo obiettivo appare irrealizzabile. Kellogg è descritto come un negoziatore che non negozierà, senza influenza alla Casa Bianca e senza il compito di consigliare il Presidente. A Mosca, viene deriso come “un relitto della guerra fredda” o, nel migliore dei casi, ignorato.
Il Ruolo di Trump
Le premesse indicano che sarà Trump stesso a gestire gli sforzi per una soluzione della crisi, direttamente con Vladimir Putin e non con Kiev, e in tempi lunghi. Nei suoi primi commenti con la stampa dopo l’insediamento, Trump non ha escluso l’adozione di ulteriori sanzioni contro Mosca.
Trump apprezza Kellogg perché, come ha detto, “non offre mai la sua opinione a meno che io non gliela chieda”. John Bolton, ex consigliere per la sicurezza nazionale, ha confermato che Trump considera Kellogg una persona estremamente leale, ma senza alcuna influenza politica. Un ex funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale ha aggiunto che Kellogg non proporrà nulla che si allontani dalle idee di Trump.
La Visione di Putin
Il presidente russo Vladimir Putin, parlando di fronte al suo Consiglio di sicurezza, ha chiarito che l’obiettivo non è una breve tregua, ma una pace a lungo termine basata sul rispetto degli interessi legittimi di tutti nella regione. La risposta di Trump è stata che le cose non stanno andando bene in Russia, dove nessun esponente ha mai citato Kellogg.
Il Piano di Pace
La nomina di Kellogg si basa su una proposta di un piano di pace co-firmato e pubblicato lo scorso anno dall’America First Policy Institute. Il piano criticava l’Amministrazione Biden per la lentezza nel dispiegamento degli aiuti militari e proponeva il congelamento dell’ammissione dell’Ucraina nella Nato, il congelamento della linea del fronte e l’inizio del sollevamento delle sanzioni in cambio di un accordo di pace. Il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda ha deriso il piano, definendolo una combinazione di “pan di zenzero e frustate”.
Profilo di Kellogg
Veterano decorato nella guerra in Vietnam, Kellogg è un sostenitore di Trump sin dal 2015, quando si è offerto di fargli da consigliere a titolo gratuito. Ha prestato servizio per quattro anni nel Consiglio di sicurezza nazionale di Trump. Tuttavia, non ha competenze specifiche sull’Ucraina, né esperienza diplomatica, né un futuro come negoziatore con la Russia.
Critiche di Bolton
John Bolton ha rincarato la dose, affermando che Kellogg non sarà una garanzia contro l’influenza di Putin su Trump. Farà semplicemente quello che Trump gli dirà di fare, senza opinioni indipendenti.
Coinvolgimento della Famiglia
La figlia di Kellogg, Meaghan Mobbs, è stata anche lei militare ed è ora in pensione. È presidente della ONG Weatherman Foundation, che invia aiuti umanitari in Ucraina da un hub logistico in Romania. La Tass ha accusato l’ONG di aver rimpatriato i corpi di volontari americani uccisi al fronte e di aver organizzato una visita di Kellogg in Ucraina, dopo la quale l’ex generale ha chiesto al Senato di inviare a Kiev aiuti militari letali.
Conclusioni
La nomina di Keith Kellogg come inviato speciale per l’Ucraina da parte di Donald Trump solleva molte domande sulla sua efficacia e sul reale obiettivo della missione. Con un mandato di risolvere la crisi in cento giorni, Kellogg si trova di fronte a una missione che molti considerano impossibile. La sua mancanza di influenza politica e di esperienza diplomatica, unita alla complessità della situazione in Ucraina, rende difficile immaginare un successo rapido. Tuttavia, il vero negoziatore sembra essere Trump stesso, che dovrà affrontare direttamente Putin per cercare una soluzione duratura al conflitto.