“Il ponte di Crimea deve essere neutralizzato”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che il ponte di Kerch, che collega la Russia alla Crimea, bombardato nei giorni scorsi, “non è solo una via logistica, è la via utilizzata per alimentare la guerra con le munizioni, e questo viene fatto quotidianamente”, ha affermato Zelensky all’Aspen Security Forum, dove è apparso in video.
La Russia ha annesso la Crimea nel 2014 con un’azione che l’Ucraina, i suoi alleati e vari organismi internazionali hanno condannato come illegale. Zelensky ha definito il ponte un’estensione di quella violazione russa, definendolo “una struttura nemica costruita al di fuori della legge, al di fuori delle leggi internazionali e di tutte le norme applicabili”.
“Quindi comprensibilmente questo è il nostro obiettivo – ha aggiunto – Qualsiasi obiettivo che porti guerra, non pace, deve essere neutralizzato”.
Il ponte di Kerch è stato danneggiato già ad ottobre dello scorso anno, quando un’esplosione – attribuita dalla Russia ad un attacco ucraino – ha distrutto una parte dell’infrastruttura ostacolando le forniture di armi e equipaggiamenti che dalla Crimea avrebbero dovuto raggiungere le truppe russe nel sud dell’Ucraina. Zelensky, ancora una volta, ha anche ribadito che l’obiettivo del suo governo è quello di “recuperare l’intera Crimea”. “È il nostro territorio sovrano, una parte inalienabile della nostra nazione”, ha scandito.