La guerra in Ucraina ha scritto un nuovo capitolo di orrore con l’attacco missilistico russo che ha colpito la città di Sumy , nel nord-est del Paese, durante la Domenica delle Palme . Il bilancio provvisorio è devastante: almeno 34 morti , tra cui due bambini, e oltre 117 feriti , molti dei quali in condizioni critiche. L’attacco, avvenuto in pieno giorno, ha colpito edifici residenziali, scuole, negozi e persino luoghi di culto, trasformando una giornata di pace e riflessione in un incubo.
Un Crimine Contro l’Umanità
Le immagini provenienti da Sumy mostrano scene di distruzione e disperazione: automobili in fiamme, edifici ridotti in macerie e corpi disseminati lungo le strade. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’attacco “un atto barbaro”, sottolineando che solo “un bastardo” potrebbe colpire civili innocenti in un giorno sacro. “La Russia vuole imporre il suo terrore e prolungare questa guerra,” ha dichiarato Zelensky, chiedendo una risposta forte e unitaria dalla comunità internazionale.
Anche l’ arcivescovo di Kiev , Svjatoslav Shevchuk, ha condannato l’attacco, definendolo “un crimine contro l’umanità” e un tentativo deliberato di trasformare una festa di vita in una “festa della morte”.
La Reazione degli Stati Uniti e della Comunità Internazionale
Gli Stati Uniti hanno reagito con fermezza, accusando la Russia di aver “superato ogni limite di decenza”. L’inviato speciale americano per l’Ucraina, Keith Kellogg , ha dichiarato che l’attacco a Sumy rappresenta un’escalation inaccettabile e ha ribadito l’impegno dell’amministrazione Trump a lavorare per una “pace giusta e duratura”.
Anche l’ Unione Europea ha condannato l’attacco, con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che ha definito l’episodio “un vile promemoria della brutalità russa”. La NATO, attraverso la portavoce Allison Hart, ha espresso solidarietà al popolo ucraino, sottolineando che “scene orribili come quelle di Sumy non possono essere tollerate”.
Un Segnale di Escalation
Secondo le autorità ucraine, l’attacco è stato condotto con missili balistici dotati di munizioni a grappolo, un’arma vietata da numerosi trattati internazionali per il suo impatto indiscriminato. Il capo dell’amministrazione regionale di Sumy, Volodymyr Artyukh, ha confermato che il missile è esploso in aria, disperdendo frammenti letali su un’ampia area.
Questo attacco rappresenta un chiaro segnale di escalation da parte della Russia, che continua a respingere le proposte di cessate il fuoco avanzate dagli Stati Uniti e dai loro alleati. “La Russia non ha paura,” ha dichiarato Zelensky, “ecco perché continuano a lanciare missili balistici e a diffondere odio attraverso la loro propaganda di Stato.”
Una Pace Sempre Più Lontana
La strage di Sumy è un tragico promemoria della brutalità del conflitto in Ucraina e della necessità di una risposta decisa da parte della comunità internazionale. Mentre le vittime vengono pianto e i feriti lottano per la vita, il mondo si trova di fronte a una scelta: continuare a osservare passivamente o agire con determinazione per fermare questa guerra.
La pace, come ha sottolineato Zelensky, non può essere raggiunta senza una pressione adeguata sull’aggressore. E mentre le bombe continuano a cadere, la speranza di un futuro senza violenza sembra sempre più lontana.
