Le istituzioni dell’Unione Europea hanno completato il ciclo di rinnovo dei vertici, sei mesi dopo le elezioni, e si preparano ad affrontare il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La Commissione von der Leyen bis è entrata in carica il 1 dicembre, insieme al nuovo presidente del Consiglio Europeo, il portoghese Antonio Costa, che succede al belga Charles Michel.
Nuovo Governo di Bruxelles
Il nuovo esecutivo guidato da Ursula von der Leyen include sei vicepresidenti esecutivi: Teresa Ribera (Socialisti), Stéphane Séjourné (Renew), Raffaele Fitto (Ecr), Henna Virkkunen (Ppe), Roxana Minzatu (Socialisti) e Kaja Kallas (Renew). Commissari di peso saranno Valdis Dombrovskis (Economia) e Maros Sefcovic (Commercio). L’ingresso di un esponente dei Conservatori nella Commissione ha reso il processo di nomina travagliato, evidenziando le tensioni nella ‘maggioranza Ursula’ dopo il calo di consensi per Liberali e Verdi.
Equilibri Politici
Gli equilibri politici sono cambiati: oggi è impossibile formare una maggioranza senza il Ppe. Se il Ppe vota con i gruppi alla sua destra, forma una maggioranza di centrodestra. Questo nuovo equilibrio ha reso impossibile bocciare candidati commissari, con i Conservatori dell’Ecr determinanti per confermare i candidati di tutti i partiti. Questa situazione ha generato frustrazione nei gruppi a sinistra del Ppe, specie tra i Socialisti.
Situazione del Consiglio Europeo
Nel Consiglio Europeo, la situazione è altrettanto frammentata. La Germania andrà a elezioni in febbraio, la Francia è appesa alla volontà del Rassemblement National, e la Spagna naviga a vista. Solo l’Italia e la Polonia hanno governi relativamente stabili. L’Olanda è guidata da un civil servant, Dick Schoof, con Geert Wilders come azionista di maggioranza. Dopo i due mandati di Charles Michel, i 27 hanno scelto Antonio Costa come presidente del Consiglio Europeo. Costa è un socialista pragmatico, che ha migliorato le condizioni di vita dei cittadini portoghesi e riportato in equilibrio i conti pubblici.
Politica Estera e Attivismo di von der Leyen
L’attivismo di Ursula von der Leyen in politica estera non ha sempre incontrato il gradimento delle capitali europee, specie dopo le stragi del 7 ottobre 2023 in Israele. La competenza sulla politica estera dell’Ue è del Consiglio, non della Commissione. Kaja Kallas, la nuova Alta Rappresentante, e Antonio Costa sono ex primi ministri, a differenza di von der Leyen. Solo il tempo dirà se con Costa Washington avrà finalmente trovato il numero di telefono da chiamare per parlare con l’Ue.
