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UE E MIGRANTI – Meloni Rilancia il ‘Modello Albania’- Ucraina – Trump – Nato

La seconda giornata a Bruxelles della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata caratterizzata da una serie di incontri cruciali sulla gestione dei flussi migratori e sulla situazione in Ucraina. Nonostante un intenso stato influenzale, Meloni ha partecipato a due appuntamenti fondamentali prima di rientrare in hotel per riposare. Ha chiesto al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis di rappresentare l’Italia nel prosieguo dei lavori del Consiglio europeo.

Gestione dei Flussi Migratori

Meloni ha difeso con forza il protocollo d’intesa con l’Albania di Edi Rama sui migranti, nonostante le contestazioni in Italia. Ha promosso l’implementazione di “soluzioni innovative” per la gestione dei flussi migratori e il rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri. Durante il summit informale, al quale hanno partecipato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e i leader di Cipro, Grecia, Malta, Repubblica Ceca, Polonia, Svezia e Ungheria, Meloni ha chiesto una “rapida presentazione e finalizzazione” della nuova proposta legislativa sui rimpatri.

Soluzioni Innovative

Meloni ha sottolineato l’importanza di spezzare il “modello di business” dei trafficanti di esseri umani e di focalizzare gli sforzi di accoglienza europea su chi ha effettivamente diritto alla protezione internazionale. Ha proposto la creazione di “returns hubs” (centri di rimpatrio) in Paesi terzi e il rafforzamento dell’azione europea lungo le rotte migratorie con UNHCR e IOM in tema di rimpatri volontari assistiti. Per i leader UE, è necessario un quadro normativo più chiaro ed efficace, che includa il rafforzamento dei concetti di Paese sicuro di origine e Paese terzo sicuro.

Situazione in Ucraina

Il dossier più caldo sul tavolo dei leader è stato quello ucraino. Nelle conclusioni del Consiglio, i leader dei 27 Paesi UE hanno confermato l’impegno “incrollabile” dell’Unione a fornire un continuo sostegno “politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico” all’Ucraina. Hanno chiesto “l’urgente intensificazione degli sforzi” per la fornitura di sistemi di difesa aerea, munizioni e missili, nonché per la formazione e le attrezzature necessarie per le brigate ucraine. La richiesta di Kiev è di almeno 19 sistemi di difesa aerea per proteggere le centrali elettriche dagli attacchi russi.

Sanzioni contro la Russia

Il Consiglio ha accolto “con favore” l’adozione del 15esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia e si prepara a rincarare la dose. L’Unione europea “resta pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche adottando ulteriori sanzioni”. I beni della Russia dovrebbero rimanere immobilizzati finché la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto di “unire gli sforzi internazionali” per una “pace giusta”, sottolineando l’importanza dell’unità tra Stati Uniti, UE e Paesi europei per fermare Putin.

Appello a Donald Trump

Zelensky ha espresso il desiderio di avere Donald Trump dalla sua parte, definendolo un “uomo forte”. Ha bocciato l’ipotesi di una “tregua natalizia” proposta dal primo ministro ungherese Viktor Orban, affermando che l’Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza per impedire a Putin di muovere ancora guerra in futuro. Zelensky ha ribadito l’importanza di un piano per garantire la sicurezza dell’Ucraina e ha sottolineato che un cessate il fuoco non è sufficiente.

Riunione della NATO

Durante una lunga riunione organizzata dal segretario generale della NATO, Mark Rutte, con la presenza di Meloni, von der Leyen, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e altri leader UE, Zelensky ha ribadito la necessità di costruire una pace giusta e duratura sulla base del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite. L’Italia, in qualità di presidente del G7, ha ribadito il sostegno all’Ucraina e alla sua legittima difesa.

Prossimi Impegni
Meloni è attesa in Lapponia il 21 e 22 dicembre per il vertice Nord-Sud convocato dal premier finlandese. Tuttavia, la trasferta è a rischio a causa delle sue condizioni di salute, ma per il momento la missione resta in agenda.

Conclusioni

La seconda giornata a Bruxelles di Giorgia Meloni ha evidenziato l’importanza di affrontare con determinazione le sfide legate alla gestione dei flussi migratori e al sostegno all’Ucraina. La difesa del protocollo d’intesa con l’Albania e la promozione di soluzioni innovative per contrastare l’immigrazione irregolare sono stati temi centrali. Allo stesso tempo, il sostegno incrollabile all’Ucraina e l’adozione di nuove sanzioni contro la Russia dimostrano l’impegno dell’Unione Europea a garantire la sicurezza e la stabilità nella regione. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando in una risoluzione pacifica dei conflitti e in un futuro migliore per entrambe le nazioni.

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Data:

20 Dicembre 2024