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UE: LA DSA PER SALVAGUARDARE I DIRITTI FONDAMENTALI ONLINE

cms_26789/0.jpgDopo tre anni di intensi negoziati, arriva finalmente l’UE Digital Services Act. Il Parlamento europeo ha approvato il testo finale del futuro regolamento sulla moderazione dei contenuti dell’Unione Europea. Il DSA, etichettato da alcuni come un “gold standard” per la governance dei contenuti e delle piattaforme comunitarie, è la nuova legge che mira a limitare la diffusione di contenuti illegali online, stabilendo una nuova serie di obblighi per gli attori privati con l’obiettivo di creare un ambiente online sicuro per tutti.

La DSA viene applicata ai servizi di hosting, ai mercati e alle piattaforme online che offrono servizi nel territorio comunitario. Le persone che risiedono nell’area quindi beneficeranno pienamente della portata protettiva prevista dal piano. È la prima volta nella storia del regolamento sulla governance delle piattaforme dell’UE che i diritti fondamentali delle persone vengono messi in primo piano.

In questo modo, la legge riconoscerà giustamente il controllo specifico delle piattaforme sul discorso pubblico e l’influenza spesso manipolativa che hanno sul comportamento delle persone online. Implicherà trasparenza giuridicamente vincolante e responsabilità algoritmica con norme più chiare richiedendo a tutte le piattaforme online di riferire pubblicamente su come utilizzano strumenti di moderazione dei contenuti automatizzati, i tassi di errore degli strumenti e le informazioni sulla formazione e l’assistenza che forniscono ai loro moderatori dei contenuti.

Inoltre, la legge manterrà e rafforzerà un importante principio giuridico. Il modello condizionale di responsabilità dell’intermediario definisce come le piattaforme online dovrebbero agire quando rilevano contenuti illegali. Il DSA porta più chiarezza e certezza su come agire con diligenza e in buona fede, rafforzando il divieto di monitoraggio generale dei contenuti, che mantiene una distinzione tra la conoscenza di specifici contenuti illegali e il tentativo di rimuoverli da un lato, e la scansione di tutto per pescare ogni pezzo di contenuto illegale dall’altro

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Un altro punto di svolta riguarda una misura fondamentale nella DSA, ovvero la sua rigorosa regolamentazione della pubblicità online. La pubblicità molto spesso è basata sulla sorveglianza che sfrutta le vulnerabilità delle persone e si traduce in gravi violazioni dei diritti umani. La legge stabilisce un divieto di pubblicità basata sulla profilazione e sull’utilizzo di categorie speciali di dati sensibili (ad es. orientamento sessuale o politico).

Nonostante le sfide poste dal fatto che il processo legislativo è poco trasparente e inaccessibile per la società civile, molte di queste raccomandazioni hanno trovato la loro strada verso le nuove regole. Il risultato finale ha segni di compromessi politici, ma l’UE ha stabilito un precedente per un regolamento di moderazione dei contenuti che mette i diritti fondamentali al centro.

La DSA sarà direttamente applicabile in tutta l’Unione Europea 15 mesi dopo la sua adozione o al più tardi dal 1º gennaio 2024.

Se fatta bene e applicata in modo efficace, la DSA salvaguarderà i diritti dei popoli alla libertà di espressione e di informazione, la libertà di pensiero e il diritto di formare un’opinione liberamente senza manipolazione.

Data:

14 Luglio 2022