Dopo poco più di cinque mesi – dal 2-1 sul Rotonda nello scorso campionato – il “San Nicola” torna finalmente a sorridere. Con la vittoria (4-0) sulla Cavese, infatti, il Bari conquista i primi tre punti casalinghi di questo campionato ed anche la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta contro il Picerno. Segnali di continuità importanti, dunque, per un Bari ambizioso che mira, senza mezze misure, alla promozione. Si tratta di un successo meritato ed importante anche se conquistato contro una squadra mediocre che in trasferta, fino ad ora, ha accumulato solo sconfitte, avendo perso la quarta partita consecutiva su altrettante gare giocate.
LA PARTITA
Con il 3-5-2 il tecnico del Bari, Vincenzo Vivarini, manda in campo: Marfella; Sabbione, Di Cesare, Perrotta; Berra; (64’, Kupis), Hamlili, Bianco (76’, Awua), Scavone (64’, Schiavone), Costa (83’, Corsinelli); Simeri, Antenucci (76’, Neglia). Con il 4-3-3, invece, l’allenatore della Cavese, Salvatore Campilongo schiera: Bisogno; Matino, Marzorati, Rocchi, Nunziante (59’, Spaltro); Bulevardi, Favasuli, Matera (51’, Sainz-Maza); Di Roberto (46’, Addessi), Germinale, Russotto.
Bari aggressivo sin dall’avvio e Simeri (2’) subito vicino al gol, ma il suo colpo di testa finisce di poco fuori alla destra del portiere Bisogno. Il Bari si insedia nella metà campo della Cavese e così in un minuto crea un paio di situazioni pericolose. Prima il clamoroso intervento di Bisogno (8’) che si deve stendere sulla sua destra per evitare un autogol e subito dopo l’occasione di Scavone (9’) che di testa manda la sfera oltre la traversa. Ma il gol è rimandato perché Di Cesare (18’), sugli sviluppi di un calcio di punizione, vola in alto e di testa realizza la rete del vantaggio biancorosso. Si vede anche la Cavese nell’area del Bari, ma Russotto (26’) da posizione defilata spara alto. Il Bari continua a macinare gioco creando, così, i presupposti per il meritato raddoppio.
Antenucci (27’) si ritrova solo in area e con un destro preciso trafigge Bisogno. Sul finire di tempo arriva il primo vero pericolo per il Bari, ma Matera (41’) effettua una conclusione che sfiora soltanto il palo alla sinistra di Marfella. Nella ripresa il Bari non cede di un centimetro e resta nella metà campo della Cavese. Arriva così anche la terza rete di Costa (60’) al termine di una prolungata azione personale iniziata dalla metà campo e, subito dopo, anche la quarta con Sabbione (66’), autore di un eurogol segnato direttamente dal centrocampo. I biancorossi, tuttavia, continuano ad attaccare, ma c’è solo il tempo per un’altra conclusione di Kupisz (82’) peraltro respinta da Bisogno.
ANALISI E COMMENTI
Il Bari, dunque, con una prestazione convincente centra la prima doppietta stagionale. Due vittorie consecutive che fanno bene al morale, all’ambiente e, soprattutto, alla classifica. Ma il Bari è in netta ripresa non soltanto per i risultati, quanto per il gioco. I biancorossi, infatti, almeno quelli visti in queste due ultime giornate di campionato, sembrano rigenerati dalla cura Vivarini.
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“Con la Cavese è andato tutto bene – ha dichiarato Vivarini nel post partita – ma bisogna aspettare e rimanere con i piedi per terra. Ho visto grande applicazione dei giocatori, ma con la Ternana dovremmo essere ancora più attenti. Anche questa volta non abbiamo preso gol, ma non vedo ancora una squadra solida e sicura dietro. In questo senso dobbiamo crescere. Costa? Il merito è suo, ma può ancora migliorare. Spero si alzi l’entusiasmo a Bari”.
Ovviamente c’è ancora tanto da fare e da migliorare, ma Vivarini sta già dimostrando il proprio valore e soprattutto sta riuscendo in un tempo relativamente breve a trasmettere la sua filosofia di gioco che, evidentemente, ben si sposa con la rosa a disposizione. In effetti, il Bari approccia bene le gare e pressa alto creando molti pericoli e rischiando poco o nulla, ma impedendo agli avversari di giocare. Gioca quasi sempre “palla a terra” e con una velocità sempre maggiore. E la cosa più sorprendente è che questa squadra non si risparmia neppure quando è in vantaggio di quattro gol. Certo la Cavese non rappresenta un test attendibile, pur tuttavia va riconosciuto al Bari la personalità e l’umiltà con cui ha affrontato la gara. Ma ora bisognerà prepararsi per il big match contro la capolista Ternana. Non sarà facile, ma tutto ciò fa ben sperare.