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UN PREMIER POLITICAMENTE NON CORRETTO MA TENACE E LUNGIMIRANTE

Matteo Renzi con la sua giovane età, la sua spontaneità e la sua aria da bravo boy scout oltre che bravo oratoriano , qualche volta, sembra non essere proprio a suo agio nei panni del Premier ossequioso e riverente tanto che , e questo accade spesso., di fronte al galateo politico dimentica il politicamente corretto e spara, anche se in modo indiretto, a chi vuole inviare un chiaro messaggio ‘ in codice’.

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Questa volta il messaggio ‘cifrato’ è andato alla Merkel che, da maestra severa quale è diventata, bacchetta ora questo ora quell’ ‘alunno’ che non ha fatto bene i compiti a casa. E così a Londra dove con grande competenza ha promosso ed elogiato i recenti sforzi compiuti dall’Italia invitando gli inglesi ad investire nel nostro paese , durante l’intervista ,ha rimandato alla Merkel la lezione di stabilità difendendo Holland nella sua richiesta di aumentare di un punto il limite del patto di stabilità.

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Non è la prima volta che Renzi mostra il suo coraggio di giovane politico di fronte ai giganti della finanza europea. Si ricorderà che durante il suo tour nel meridione in Sicilia nell’agosto scorso (2014) dichiarò: “ Non c’è una situazione di crisi dell’Italia rispetto all’Eurozona che viaggia a velocità doppia: questo è accaduto in passato, ora la situazione è cambiata, l’intera Eurozona vive una fase di stagnazione…..” ; un’affermazione che in modo elegante vorrebbe dire che sarebbe ora di finirla con la storia dell’Italia sempre in prima linea per il deficit finanziario o il declino economico.. il problema è di tutti i paesi dell’euro.

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Renzi dunque si pone davvero come un leader senza peli sulla lingua, almeno rispetto agli ultimi due che lo hanno preceduto, e con fermezza difende la situazione critica dell’Italia equiparandola a quella di molti altri paesi che con l’Euro hanno visto scendere il loro benessere sociale ,occupazionale, economico etcc… Dunque se la Merkel già in passato aveva richiamato l’Italia a fare bene i compiti invocando lo spauracchio della Grecia oggi che la lezione è toccata ad Hollande , il premier Renzi non s’è lasciato sfuggire l’occasione ed ha risposto pan per focaccia.

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D’altra parte le osservazioni di Renzi sono le stesse di quelle che migliaia di cittadini riscontrano nel loro vivere quotidiano. Come gli si potrebbe dar torto ? Sono anni che i cittadini di mezza Europa lamentano disagi nella vita di tutti i giorni. Dovunque nei ceti sociali medio -bassi della zona euro si critica e si impreca contro l’euro come causa primaria del declino economico e dell’aumento del debito.. Per rendersene conto non basta seguire un dibattito in TV ma è sufficiente scendere nelle piazze , nei mercati rionali di una qualsiasi città per sentire che ogni giorno c’è qualcuno che lamenta la mancanza di lavoro, la svendita di una casa, la magra pensione… e qualcun altro alza la voce adirato contro questa Europa che distrugge, se solo si tenta di affrontarne l’argomento.

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Come spiegare alla gente dei mercatini, alle casalinghe che fanno la spesa, ai vecchietti che siedono sulle panchine che tutto questo finirà quando gli stati dell’euro si uniranno in federazione e che allora la moneta sarà uguale per tutti i paesi euro perché ci sarà uno Stato che la gestirà e la difenderà dalle speculazioni finanziarie. Impossibile, tutti alzano le spalle , non ci credono, non vogliono sentirne parlare.

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Eppure Renzi ci crede e ne parla come mai nessun altro leader italiano aveva fatto prima di lui. L’Europa è sulle sua labbra in ogni occasione ed è questo suo crederci che gli consente di esprimersi con quella libertà e quello stile semplice e schietto che tanto bene porta all’immagine della nostra Italia. La convinzione che l’Italia avesse bisogno di un cambiamento radicale e che la vecchia politica statica sempre pronta alla critica improduttiva andasse rottamata , politici compresi ,oggi finalmente ha prodotto i suoi frutti.

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Renzi infatti, appare l’unico politico capace ancora di sognare , di credere nella ripresa italiana contro ogni scettica previsione , ma è anche il politico capace di trasformare il sogno in realtà quando, con ammirevole e contagiosa forza d’animo, con grinta e fiducia nell’uomo , finisce per strappare agli stessi oppositori del suo partito il consenso di cui ha bisogno per traghettare l’Italia verso la rinascita. La sua passione e la sua volontà di vedere gli italiani ritornare a quei livelli di benessere ora ridotti al minimo, lo hanno premiato e così il tanto sofferto voto per l’approvazione del cosiddetto Jobs Act è divenuto realtà. Le sue argomentazioni hanno convinto ma più di queste hanno convinto il suo coraggio e la sua determinazione a non mollare mai.

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La sua non comune forza d’animo lo ha posto al di sopra di quella meschinità politica che tanti disastri ha arrecato all’Italia. Renzi ha le idee chiare e la sua sicurezza nell’esporle agli italiani e all’Europa gli hanno meritato credibilità e stima. La sua rivoluzione pacifica è già cominciata nel segno del successo e pare che voglia marciare dritto verso il cambiamento totale in ogni settore del Sistema Italia semplificando laddove è possibile le complicate vecchie procedure burocratiche che tanto spaventano gli eventuali investitori stranieri , prime fra tutte, quelle relative agli uffici giudiziari. Consapevole di questo Renzi guarda alla Germania come modello da imitare . Ce la farà il giovane Premier a ristrutturare la casa italiana che rischia ancora di crollare definitivamente?

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Data:

4 Ottobre 2014