Ogni qual volta proferisco la frase: “ il fine giustifica i mezzi” mi assilla sempre la paura di essere equivocato. E’ preferibile chiarire subito che: ”mezzo“ non sta ad indicare tutti coloro i quali hanno raggiunto il successo televisivo pur essendo sotto il metro e cinquanta ( leggi Pupo o Magalli).Ma torniamo a noi. Dove “ a noi ” non deve nemmeno far pensare al ventennio fascista. La fatica peggiore nella scrittura di questo articolo l’ho trovata nella ricerca affannosa del termine esatto che non dia possibilità di doppia interpretazione. Conosco perfettamente la suscettibilità dei cretini, visto che, conoscendomi sono suscettibile anch’io.
Ultimamente alcuni miei copioni radiofonici RAI, sono stati bocciati in quanto, a detta di alcuni capostruttura, contenevano riferimenti a personaggi politici facilmente identificabili e che sarebbe stato meglio non toccare. Questo, ho pensato, è il bello della democrazia.Alla mia assunzione di responsabilità, mi veniva consigliato, dopo la brutale bocciatura delle mie cartelle dattiloscritte, di soprassedere! Diversamente mi sarei dovuto aspettare almeno un “settennio” di vacche magre. Faccio presente che non ho mai visto, nel mio lavoro di autore, un “biennio” di vacche grasse.
Caparbio quale sono, ribadivo al “gran capo” che la satira, secondo il vocabolario Garzanti, imponeva di “ ridicolizzare le debolezze ed i vizi umani con l’intento di correggerli.” Dopo essere stato letteralmente buttato fuori dagli uffici, ho sentito riecheggiare una sola parola: sovversivo! Cominciavano, così, i miei primi dubbi sulla bellezza della “democrazia”. In seguito mi son dato una spiegazione. Quello che sbagliava, certamente, ero io. Se la democrazia cerca di imporre la democrazia nelle nazioni dove non c’è “democrazia” scatenando la “guerra”, ammetto di non aver capito nulla.
Un discorso più contorto di questo penso di non averlo mai fatto in vita mia. Sono sulla strada buona per chieder la tessera ad un partito qualunque e fare carriera. Sono maturo per diventare un leader visto che oramai parlo a casaccio. Non divaghiamo e cerchiamo di non perdere il filo del discorso. Il celebre H.L. Menkhel definiva la democrazia una forma di religione, ovvero:” l’adorazione da parte dei somari nei confronti degli sciacalli.
Frase quasi biblica: “Beati i raccomandati, non il regno dei cieli, ma quello terreno, sarà vostro.”
( Matteo cap.5 vers.12). Dimenticavo dirvi che il Matteo su citato non è l’evangelista biblico, ma il nome di battesimo del mio dentista, ricco, felice e gaudente. E ci credo bene…con i prezzi che pratica! Citazione : dalla breve lettera di San Paolo ai dentisti : ”Carissimi!”
Di certo penserete che stia andando fuori di senno. Ebbene avete visto giusto. Dopo aver letto che mediamente, grazie alla nuova manovra finanziaria dei nostri “eccelsi” governanti, gli operai troveranno in busta quattordici euro lordi al mese che al netto delle tasse e dell’aumento del canone Rai diventeranno al massimo due o tre euro, non capisco come possano, alcuni conduttori portare a casa contratti per diversi milioni netti l’anno. Ne deduco che: ”non ci resta che piangere!” (cit. di Massimo Troisi)