In un’atmosfera surreale, allo “Juventus Stadium” di Torino, la Juventus, nell’andata dei quarti di finale della Champions League, batte meritatamente il Barcellona per 3-0. Una gara affascinante tra due formazioni che si erano incontrate, l’ultima volta, nella finale di Champions League vinta dal Barcellona, a Berlino, nel 2015. Vince la difesa meno battuta (445 minuti) di questo torneo contro l’attacco più prolifico (26 reti all’attivo in otto gare di Champions). Ma è stata la vittoria (la quinta consecutiva) della squadra, di un gruppo che ha saputo interpretare bene la gara nelle due fasi e ha saputo soffrire con tutti gli undici in campo quando ce n’è stato bisogno. Il Barcellona, dal canto suo, ha giocato a ritmi lenti soprattutto nel primo tempo, quando ha ecceduto in un possesso palla fine a se stesso. Quando, nel secondo tempo, ha alzato i ritmi, era probabilmente già troppo tardi per riprendere la gara. Tuttavia, non bisogna dimenticare le ghiotte occasioni capitate sui piedi di Iniesta e Suarez (fermate da uno strepitoso Buffon) che avrebbero potuto riaprire il match, in favore del Barcellona, nella gara di ritorno.
La partita – Allegri, fedele al suo 4-2-3-1, schiera: Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. Luis Enrique, invece, con il 4-3-3 manda in campo: Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Mathieu; Mascherano, Rakitic, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar.
La Juve, subito aggressiva, passa in vantaggio, già al 7’, grazie ad uno strepitoso gol di Dybala che, con un sinistro a giro, batte Ter Stegen. Al 20’, Buffon salva incredibilmente su Iniesta. Il capitano blaugrana, ben servito da Messi, si era presentato tutto solo davanti al portierone azzurro. Un minuto dopo, però, ancora Dybala, con una potente rasoiata raddoppia per la Juventus.
Lo “Stadium”, già caldo e gremito in ogni ordine di posto, esplode di gioia. I bianconeri, allora, provano a rifiatare. Indietreggiano il baricentro concedendo, così, al Barcellona, un possesso palla sterile che, tuttavia, non produce azioni pericolose degne di nota. Sul finire di tempo, una conclusione di Higuain viene deviata dal portiere spagnolo. Nella ripresa, al 53’, ancora Higuain, da posizione defilata, effettua un tiro, deviato, ancora una volta, dal numero uno ospite. Ma due minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Chiellini non sbaglia e realizza, di testa, il gol del 3-0. La gioia e l’emozione dei sostenitori bianconeri è indescrivibile. Sull’altro fronte, la disperazione blaugrana è tutta nelle mani in volto di Messi. Al 67’, ancora una magia di Messi mette Suarez davanti a Buffon, ma il suo diagonale, deviato, finisce di poco fuori. Gli ospiti alzano il ritmo per cercare almeno il gol della bandiera, ma la fase difensiva della Juventus è impeccabile. I bianconeri non concedono sbocchi alle manovre offensive degli spagnoli che, alla fine, devono arrendersi alla migliore organizzazione di gioco degli avversari. Continua così, l’imbattibilità casalinga della Juventus, in Champions League, che dura da 18 turni. Per il Barcellona si tratta del secondo brutto stop consecutivo in trasferta (dopo il 4-0 rimediato al “Parco dei Principi” contro il Paris Saint Germain) con sette reti subìte e nessuna realizzata. Una grande squadra, come il Barcellona di qualche anno fa, non può concedere tanto agli avversari, anche se forti come la Juventus, anche perché i miracoli, calcisticamente parlando, difficilmente si ripetono.
“I ragazzi hanno fatto una grandissima partita – dichiara Allegri ai microfoni di mediaset – sotto l’aspetto tecnico sia a livello difensivo che offensivo. Sono stati bravi a chiudere tutte le traiettorie, ma bravi e lucidi anche in avanti dove, in alcune circostanze, avremmo potuto fare meglio. E’ stato solo un primo passo per la finale. Noi andremo a Barcellona per far gol. Messi? Sempre un piacere vederlo giocare, ma Dybala ha fatto una partita straordinaria”.