“Credo che la reazione avuta oggi dopo l’ultima sconfitta in Galles sia stata eccezionale. Potevamo rassegnarci ma non lo abbiamo fatto. Tuttavia non riesco a capire come abbiamo fatto a perdere, è incredibile. Sono deluso per il risultato ma allo stesso tempo sono convinto che questa sia una sconfitta dalla quale possiamo ripartire”, così Sergio Parisse riassume il match giocato oggi a Roma. Da questa ultima del Sei Nazioni 2018 bisogna ripartire sicuramente dalle giovani leve. Oggi in campo, oltre all’esperienza dei “vecchi” guerrieri come Ghiraldini, Zanni e Parisse, abbiamo assistito a una prestazione superlativa di alcuni ragazzi che hanno giocato un rugby da alti livelli. Minozzi, Negri, Allan (man of the match) e l’esordiente Polledri, hanno fatto il brutto e il cattivo tempo nell’area scozzese. Per circa 70 minuti i ragazzi di O’Shea hanno tenuto in scacco un avversario venuto a Roma pensando di fare pic-nic (N.d.R. Questi signori hanno battuto i campioni in carica dell’Inghilterra). Alla fine si sono salvati grazie a qualche calcio di punizione di troppo, generosamente offerti dal francese Gauzere, e da una panchina di maggior peso tecnico. Non c’è nulla da recriminare agli Azzurri, almeno per il match visto oggi. Ci hanno provato fino all’ultimo minuto giocando davvero bene ed entusiasmando gli italiani presenti tra i sessantamila spettatori dell’Olimpico.
1 TEMPO – Il primo tempo inizia con l’Italia in attacco. Parisse prova subito a spronare i propri compagni. La nostra pressione è così forte da spingere gli avversari a commettere fallo. Al 7’ minuto arrivano i primi punti con un piazzato messo tra i pali da Allan. Passano alcuni minuti e la nostra linea difensiva si fa annichilire dalla spinta scozzese che mette l’ovale in meta con Brown (Laidlaw non trasforma). Dagli sviluppi di una touche, arriva la meta Azzurra: è di nuovo Allan a concretizzare, sua anche la trasformazione. Al 13’ siamo in vantaggio per 10-5. È l’Italia ad avere maggior possesso dell’ovale, La nostra maggior proposizione in fase d’impostazione del gioco porta a due le mete italiane: dopo una bellissima azione corale, Minozzi schiaccia in meta al 20’. La partita è giocata da entrambe le parti a ritmi elevati. Al 24’ è la Scozia a segnare; Laidlaw trasforma. Adesso sono gli Highlanders a prendere le redini del gioco. Ci facciamo schiacciare nei nostri 22. Difendiamo bene, ma la loro forte pressione ci pota a commettere errori. La prima frazione di gioco termina con gli Azzurri in attacco a un pelo dalla meta. Si va negli spogliatoi con gli uomini di O’Shea in vantaggio per 17-12.
2 TEMPO – Nella ripresa sono gli scozzesi a partire forte. Dopo due minuti, Negri ruba l’ovale e va in meta, annullata dall’arbitro, per un presunto e precedente in-avanti. Trascorrono altri due minuti e Allan centralmente raccoglie da Polledri, imbucatosi tra le maglie blu difensive, a metà campo e porta a tre le mete azzurre; sua anche la trasformazione. Sale il tifo italiano. La nostra nazionale è in vantaggio di 24-12. Dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa, la Scozia ha i nervi tesi. I loro ball cariers commettono troppi errori. Al 52’ arriva il primo cambio dalla panchina azzurra: Steyn per Zanni. Iniziamo a essere un po’ lenti nel liberare l’ovale dalle ruck. Al 58’, due terzi della prima linea lascia il posto a Quagli e Pasquali. Iniziamo a subire troppo la pressione avversaria, grazie anche alla maggiore profondità data da Richie Gray, subentrato al posto di Swinson. Al 60’ Maitland va in meta e Laidlaw trasforma. Siamo 24-19 per l’Italia. Soffriamo molto in difesa, ma reggiamo; anche se le mall, oggi, sono la nostra “bestia nera”. Non a caso, una di queste, al 69’, parte da metà da campo, portandosi a due metri dalla linea di meta, crando i presupposti per la meta di Hogg (71’), trasformata da Laidlaw. Scozia in vantaggio 26-24. A cinque minuti dal termine, subiamo un fallo che Allan concretizza in punti per il momentaneo vantaggio azzurro (27-26). Sul finire, è ancora una mall, purtroppo, a metterci in crisi: commettiamo fallo e regaliamo i tre punti per la vittoria scozzese. Finisce con il risultato di 29-27.
(Foto dalla pagina Facebook della FIR: si ringrazia)