Vince in lacrime Alejandro Valverde, dedicando gara e premi al ciclista italiano ucciso sabato da un pirata della strada. Grande prova di Formolo che si arrende a 300 metri dal traguardo
Che atleta…che uomo! Alejandro Valverde vince la 103ma edizione della Liegi-Bastogne-Liegi, la decana delle Classiche Monumento di ciclismo. E lo fa a ventiquattrore dalla scomparsa di Michele Scarponi, il corridore dell’Astana travolto da un camion non fermatosi a uno stop, mentre ritornava da un allenamento nei dintorni del suo paese di origine.
All’arrivo il murciano alza le braccia al cielo dedicando vittoria e premi al collega e compagno di tante corse: “Scusate – dichiara con voce rotta dalla commozione – Michele era un mio autentico amico. I premi della mia vittoria sono per la sua famiglia“.
La Doyenne vista quest’anno non è proprio stata all’altezza delle precedenti edizioni; complice la tragedia che si è consumata ieri a Filottrano, paese di origine del ciclista azzurro. Il velo di tristezza che ha coperto la carovana della LBL, dalle presentazioni delle squadre fino al momento della partenza, ha messo giù di tono tutti i partecipanti, togliendo quella verve e spettacolarità a una corsa considerata tra le più affascinanti di sempre. Partenza alle 11:00, per un percorso che più o meno torna a essere quello tradizionale: 258 kilometri con partenza da Liegi, giro di boa a Bastogne e ritorno a Liegi, ma con arrivo nel quartiere periferico di Ans. Dieci le cotes (salite), con le più insidiose negli ultimi 30 dal traguardo: Côte de La Redoute, Côte de La Roche-aux-Faucons e Côte de Saint-Nicolas (N.d.R. Denominata “La salita degli Italiani” per la presenza nel quartiere di una numerosa comunità di immigrati italiani). Le prime selezioni iniziano a farsi sulla Redoute, ma è sulla Roccia dei Falchi che gli uomini di classifica cominciano a muovere le pedine per farsi tirare fino a pochi kilometri dall’arrivo. A meno di cinque da Ans, sul Saint-Nicolas, i più forti si marcano stretti, ma sembra che non vogliano rischiare. Dal gruppo dei battistrada parte fulmineo l’attacco di Davide Formolo.
Il veneto della Cannondale-Drapac, vista l’indecisione degli inseguitori, ci crede fino in fondo e scollina in dieci secondi, ma a 300 metri viene ripreso prima da Daniel Martin e poi da un Valverde portato su grazie a un ottimo lavoro di squadra. Il finale è tutto per lo spagnolo. E il foto-finish, con lui che alza lo sguardo, commosso, al cielo indicandolo con le mani, rimarrà per sempre negli annali di questa classica ciclistica. Secondo è l’irlandese Daniel Martin, terzo il polacco Kwiatkowski. Nella classifica di vittorie della Liegi-Bastogne-Liegi, lo spagnolo della Moviestar, vincitore mercoledì scorso anche della Freccia Vallone, raggiunge il nostro Moreno Argentin a quota quattro, a una solo lunghezza dal “cannibale” Merckx.