Oggi si alza il sipario sulla 72ma edizione della Vuelta, la corsa a tappe spagnola che ha visto gli esordi sin dal lontano 1935; divenuta annuale dal 1955. Si parte per la prima volta da Nimes, in Francia per arrivare il 10 settembre a Madrid. Sono 22 le squadre iscritte alla corsa per nove atleti ciascuna che, per 3297.7 Km, s i daranno battaglia soprattutto nelle numerose tappe di montagna: la vetta più insidiosa è sulla Sierra Nevada con 2500 metri di altezza.
Ci riprova Chriss Froome (Team Sky), fresco vincitore del Tour, che in carriera non è mai riuscito a vincerla: “Sento di aver lasciato qualcosa di incompiuto con questa corsa. Ho terminato tre volte al secondo posto ma per quest’anno ho buone sensazioni. Puntare alla doppietta Tour-Vuelta ci dà grandi motivazioni e penso che mai abbiamo affrontato la corsa con un team tanto forte”.
Anche l’Italia prova a giocarsi gli assi nella manica con Vincenzo Nibali, vincitore nel 2010 e con Fabio Aru che, dopo averla vinta nel 2015, esprime qualche perplessità sulla propria condizione psico-fisica: “Non so come sto. Ho preparato il Giro, poi ho corso il Tour, ora sono qui alla Vuelta, ed è la prima volta che affronto due grandi giri di seguito. Di certo dopo il Tour ho recuperato bene, mi sono allenato senza carichi e sono motivato al massimo. Però non ho test che possano darmi un valore esatto”. Al nastro di partenza non c’è il vincitore della scorsa edizione, Nairo Quintana che, dopo le deludenti prestazioni al Giro e al Tour, ha deciso di tirare il fiato e di prepararsi per i mondiali.
Da tenere d’occhio ci sono anche Bardet, Barguil, i gemelli Yates, Chaves, Majka. Per quanto riguarda il percorso: sono nove gli arrivi in salita. Lunedì il primo ad Andorra. La sedicesima tappa sarà un crono di 40,2 km con arrivo a Logrono. E prima di Madrid, c’è il difficile Alto de Angliru. La tappa di oggi è una crono-squadre di 13,7 Km. Diretta TV, dalle 17:30, su Sky, Mediaset Premium e Eurosport HD.
