La nostra società ci propone in continuazione stereotipi e simboli ai quali tendere, costringendoci a perdere la nostra individualità.
Sono stati creati canoni di bellezza artificiale, fatti passare per vera bellezza, corpi tutti uguali, volti inespressivi, stereotipi che colpiscono chi per qualche motivo non si sente all’altezza di chi viene fatto passare per icona di bellezza.
Un giorno, sfogliando una rivista di moda, mi sono ritrovato a guardare una modella di una grande casa di moda completamente in contrasto con le figure delle altre modelle, non ha nessuno dei canoni di bellezza imposti dalla società, è una persona normale con i suoi tratti somatici anche molto forti, che caratterizzano la sua figura.
Immediatamente sono partiti i commenti del pubblico che sui vari social si è immediatamente diviso su chi riteneva la scelta come condivisibile e chi, invece, era rimasto legato ai canoni di bellezza imposti dalla società e riteneva che l’utilizzo di un volto e di un corpo che non seguiva le regole di bellezza era una scelta sbagliata, così, improvvisamente mi sono risuonate nella testa le parole del monologo di Drusilla Foer, sul palco di Sanremo.
Per la prima volta su un palcoscenico importante, come quello del Festival della Canzone Italiana, ho sentito utilizzare il termine “UNICITÀ”, e non “DIVERSITÀ”, perché ognuno di noi è unico, non semplicemente diverso, “UNICITÀ” è un termine usato poco, ma da quel momento è divenuto quasi un grido, anche se sussurrato su quel palco davanti a milioni di telespettatori.
Quelle parole, dette quasi sottovoce mi hanno fatto riflettere, “è vero, noi tutti siamo diversi, ma in realtà a guardar bene siamo davvero unici nella nostra diversità”; un concetto, quello dell’unicità, che da quel giorno si è scolpito nella mia mente, facendomi decidere di fare qualcosa per trasformare il termine “UNICITÀ” in un messaggio forte, utilizzando la forza straordinaria dell’immagine, cercando, di rompere gli schemi, abbattere gli stereotipi e lanciare un nuovo forte messaggio.
Da quelle parole così forti e pesanti come macigni lanciate dal palco dell’Ariston, è nato il progetto fotografico “Unicità – la nostra forza” rivolto a tutti coloro che si sentono unici, che vogliono raccontare in maniera unica la propria storia.
Un progetto fotografico che vuole dar vita ad racconto straordinariamente naturale della bellezza che è in ognuno di noi e che con il mio obiettivo cerco di cogliere e raccontare, rendendola immortale.
Attraverso i miei ritratti cerco sempre di raccontare un’emozione, nei miei scatti non c’è mai solo la persona nella sua esteriorità, ma ci sono sempre la sua anima e le sue emozioni; ma il progetto fotografico “Unicità – la nostra forza” vuole anche dire basta ad immagini di stereotipi che ci vogliono tutti uguali, tutti perfetti, che cancellano ogni forma di diversità e di unicità e che trasformano ogni piccola particolarità in un difetto da nascondere.
Isabel Allende diceva “Una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo, è più potente di pagine e pagine scritte”, ed è proprio attraverso il ritratto che si racconta una storia, fatta di sensazioni ed emozioni; in ogni scatto il soggetto fotografato esprime se stesso con i suoi sentimenti, le sue emozioni, le sue caratteristiche, il suo essere “UNICO”.