E si riparte! Nel cambiamento da parte dei ruoli nella costruzione del pilastro della genitorialità! Dalla parte del genitore:il padre. Reimpostare il percorso, pensando alla famiglia,i cambiamenti della sua struttura tradizionale che rendono molto difficili le condizioni in cui di realizza l’esperienza genitoriale. In un mondo dove bisogna essere efficienti, tutti tesi a portare a casa il necessario per il benessere materiale mentre il lavoro toglie spazi e tempi all’affettività.
La famiglia è rimessa nel ruolo centrale: con i bambini e il loro diritto di avere un padre e una madre che si prendono cura di loro. Ognuno con le sue peculiarità:prima di tutto di individui e di genere. Entrambi protagonisti di quella “esclusiva” responsabilità di ricostruire l’immagine maschile nella sua interezza, padre/uomo, perché si possa fare un passo avanti anche nella paternità, che altrimenti rischia di rimanere nell’ombra. Conseguenza perversa di coloro che vorrebbero esclusi gli uomini da ogni possibilità di instaurare qualche rapporto con il loro ruolo paterno con i figli, che non sia posto subito sotto accusa o giudicato estremamente disattento, inadeguato.
La realtà del passato ci mostra una figura di padre fondamentalmente molto lontana,autoritaria,fredda tesa agli insegnamenti ai dettami di vita. La figura paterna odierna riesce difficilmente ad essere educativa spesso è deficitaria di coerenza nei principi e nei comportamenti.
E così per molti uomini il nuovo ruolo da conquistare è quello di padre presente e consapevole nel prendersi cura dei figli. Essere coinvolto per il cambiamento, per “modificare”la visione stereotipata, nella convenzione sociale della donna unica affidataria della cura dei figli!
E nell’esigenza di ridefinire i ruoli sociali, non ci si può limitare al diritto dei figli di avere un padre e una madre e di “stare”con essi. Si dovrebbero adottare efficaci politiche di conciliazione per la famiglia, rivolte a madri e padri per la concessione di orari flessibili,part-time:facilitazioni per permettere di crescere i figli e al tempo stesso lavorare.
Molto dipenderà anche da quanto impegno verrà condiviso nella coppia alla collaborazione fra le pareti domestiche. Ai padri l’invito è ora di mettersi “al loro posto”: tornando ad essere consapevoli dei loro diritti e delle loro responsabilità