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Urla e spintoni in Senato, ministra Fedeli in infermeria

cms_6499/Ministra_Fedeli_fg.jpgBagarre al Senato per il voto sullo Ius Soli tra le proteste di Lega e M5S. Nel parapiglia scoppiato in aula è stata colpita la ministra Valeria Fedeli. La titolare del ministero all’Istruzione è stata medicata nell’infermeria di palazzo Madama. “Sto bene, grazie a tutte e a tutti. Non saranno i tentativi di sopraffazione a fermare una battaglia di civiltà come lo #IusSoli” twitta la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

Da prescrizione a stretta su rapine e furti, ecco nuova legge

cms_6499/tribunale_aula_fg.jpgSemplificazione delle impugnazioni e giustizia riparatoria, tempi certi per l’esercizio dell’azione penale e interventi sull’udienza preliminare e sui riti alternativi, più garanzie per gli imputati e le vittime. E poi prescrizione lunga, stretta sui ’reati predatori’, riordino dell’ordinamento penitenziario, limiti alla pubblicabilità delle intercettazioni e regolamentazione dei trojan. Sono questi, in sintesi, i punti salienti della riforma del processo penale.Scompare ex Cirielli su prescrizione – La disciplina della prescrizione cambia. A partire dai reati commessi dopo l’entrata in vigore della riforma, la prescrizione resta infatti sospesa per 18 mesi dopo la sentenza di condanna in primo grado e per altri 18 mesi dopo la condanna in appello.

La sospensione però non vale in caso di assoluzione (il periodo sospeso cioè viene ricomputato nel calcolo della prescrizione se nel grado successivo vi è proscioglimento, annullamento della sentenza di condanna o dichiarazione di nullità) e ha comunque effetto limitatamente agli imputati contro cui si procede. Oltre alle ipotesi già previste dal codice, la prescrizione sarà sospesa (per un massimo di 6 mesi) anche nel caso di rogatorie all’estero.

Prescrizione differita per minori – In linea con le convenzioni internazionali e gli ordinamenti europei, per i reati di violenza contro i minori (violenza sessuale, stalking, prostituzione, pornografia, maltrattamenti in famiglia, etc.) la prescrizione decorre dal compimento del diciottesimo anno.

Prescrizione lunga per corruzione – Per i reati di corruzione (propria e impropria), corruzione in atti giudiziari, induzione indebita e truffa aggravata per conseguire erogazioni pubbliche, reati che notoriamente emergono molto tempo dopo essere stati commessi, il termine di prescrizione massimo sarà pari alla pena edittale aumentata della metà (anziché un quarto come per i reati di minor gravità).

Intercettazioni e tutela privacy durante indagini – Il governo dovrà predisporre entro 3 mesi norme per evitare la pubblicazione di conversazioni intercettate non rilevanti ai fini dell’indagine e comunque riguardanti persone completamente estranee. Da un lato il pm nel selezionare il materiale a sostegno della richiesta di misura cautelare dovrà assicurare la riservatezza anche delle intercettazioni inutilizzabili o irrilevanti; dall’altro dopo la discovery parziale, gli atti non allegati a sostegno della richiesta dovranno essere custoditi in un archivio riservato, con facoltà di esame e ascolto (ma non di copia) da parte dei difensori e del giudice, fino all’udienza di stralcio. Nessuna restrizione quanto ai reati intercettabili.

Registrazioni fraudolente – E’ prevista la delega per punire (fino a 4 anni di reclusione) chi diffonde conversazioni tra privati captate fraudolentemente al solo fine di recare danno alla reputazione e all’immagine altrui. La punibilità è esclusa quando le riprese o registrazioni sono utilizzate come prova in un processo o costituiscono esercizio del diritto di difesa e del diritto di cronaca.

Trojan contro terrorismo e mafia – Si disciplinano le intercettazioni ottenute attraverso virus informatici (trojan) stabilendo che l’attivazione del microfono avvenga solo su comando inviato da remoto (non in automatico) e che il trasferimento della registrazione sia fatto solo verso il server della procura. Il ricorso ai ‘captatori informatici’ è ammesso sempre e ovunque per mafia, terrorismo, criminalità organizzata e gli altri gravi reati di competenza della procura distrettuale antimafia

Estinzione reato per condotte riparatorie – Nei reati procedibili a querela il giudice dichiara estinto il reato, sentite le parti e la persona offesa, quando l’imputato ripara interamente il danno mediante restituzione o risarcimento e ne elimina le conseguenze. La regola è che il danno sia riparato prima che abbia inizio il dibattimento.

Ampliamento diritti parte offesa – A 6 mesi dalla presentazione della denuncia o querela, purché non si pregiudichi il segreto investigativo, la persona offesa ha diritto di conoscere lo stato del procedimento ottenendo informazioni dal pm.

Alla persona offesa inoltre si dà più tempo per opporsi alla richiesta d’archiviazione, richiesta che dovrà essergli notificata d’ufficio non solo per i delitti di violenza ma anche nel caso di furto in abitazione o scippo. In mancanza dell’avviso all’offeso, il decreto di archiviazione è nullo.

Voto scambio politico-mafioso – Al fine di armonizzare il sistema delle pene, aumenta la sanzione anche per il voto di scambio politico-mafioso, che dagli attuali 4-10 anni passerà a 6-12 anni di reclusione.

Processi a distanza per mafiosi in carcere – Viene ampliato il ricorso ai collegamenti in video nei processi di mafia, terrorismo e criminalità organizzata precisando che la partecipazione al dibattimento a distanza diviene la regola per chi si trova in carcere (anche in caso di udienze civili), per ‘pentiti’ e testimoni sotto protezione e agenti infiltrati.

Pene più severe per reati predatori – Aumenta la pena minima per furto in abitazione (da 1-6 anni si passa a 3-6) e furto aggravato (da 1-6 a 2-6), per rapina semplice (da 3-10 a 4-10) e aggravata (da 4 anni e 6 mesi-20 a 5-20 se monoaggravata e a 6-20 se pluriaggravata) e per estorsione aggravata (da 6-20 a 7-20). Sarà più difficile, di conseguenza, ottenere la condizionale o condanne lievi in caso di riti alternativi.

Stop tempi morti davanti al gip – Nel caso non sia accolta la richiesta di archiviazione, il gip deve fissare l’udienza camerale entro 3 mesi. Successivamente, se non ritenga necessarie ulteriori indagini, dovrà provvedere e decidere sulle richieste del pm nel termine di 3 mesi.

Tempi certi chiusura indagine – Il rinvio a giudizio o l’archiviazione dovranno essere chiesti dal pm entro 3 mesi (prorogabili di altri 3 dal pg presso la corte d’appello se si tratta di casi complessi) dalla scadenza di tutti gli avvisi e notifiche di conclusa indagine. Per i delitti di mafia e terrorismo il termine è però di 15 mesi. In caso di inerzia del pm c’è l’avocazione d’ufficio del fascicolo disposta dal procuratore generale presso la corte d’appello.

Colloqui con difensore – Nel corso delle indagini preliminari per i reati di mafia e terrorismo il giudice può differire il colloquio dell’arrestato con il proprio avvocato per un massimo di 5 giorni.

Concordato sui motivi d’appello – Viene reintrodotto il cosiddetto ‘patteggiamento in appello’. Le parti possono accordarsi sui motivi d’appello ed eventualmente sulla nuova pena chiedendo al giudice di accoglierne alcuni e rinunciando agli altri.

Impugnazioni più rigorose – Si rende più rigoroso e specifico l’atto di impugnazione che dovrà, a pena di inammissibilità, anche indicare le prove ritenute inesistenti, omesse o valutate erroneamente nonché le richieste istruttorie.

Appello contro proscioglimento – Nel caso di appello del pm contro una sentenza di proscioglimento per motivi attinenti alla valutazione di una prova dichiarativa (ad esempio una testimonianza) il giudice dovrà rinnovare l’istruttoria.

Deflazione ricorsi cassazione – Il ricorso per cassazione subisce un incisivo restyling. Da un lato aumentano le sanzioni pecuniarie in caso di inammissibilità dei ricorsi, dall’altro si introduce una disciplina semplificata per l’inammissibilità quando vi siano alcuni specifici vizi formali, come ad esempio il difetto di legittimazione o la violazione dei termini. E’ poi previsto che in caso di ’doppia conforme’ di assoluzione il ricorso per cassazione da parte del pm possa essere proposto solo per violazione di legge.

Stretta su ricorsi cassazione dopo patteggiamento – Il ricorso per cassazione contro la sentenza di patteggiamento è limitato ai vizi della espressione della volontà dell’imputato, al difetto di correlazione tra richiesta e sentenza o all’illegalità della pena o delle misure di sicurezza.

Decreto penale di condanna – Per incentivarne l’utilizzo si consente al giudice, nel determinare la pena pecuniaria in sostituzione di quella detentiva, di tener conto anche della condizione economica dell’imputato e si abbassa da 250 a 75 euro il valore di conversione di un giorno di reclusione.

Abbreviato sana nullità relative – Una volta che il giudizio abbreviato è stato chiesto e accettato dal giudice non potranno più essere riproposte questioni di competenza territoriale e le nullità, se non assolute, saranno sanate.

Riforma ordinamento penitenziario – Il governo, sulla base di precise linee guida, è delegato a risistemare l’ordinamento penitenziario semplificando tra l’altro le procedure davanti al magistrato di sorveglianza, facilitando il ricorso alle misure alternative, eliminando automatismi e preclusioni all’accesso ai benefici penitenziari, incentivando la giustizia riparativa, incrementando il lavoro intramurario ed esterno, valorizzando il volontariato, riconoscendo il diritto all’affettività e gli altri diritti di rilevanza costituzionale e assicurando effettività alla funzione rieducativa della pena.

Dai benefici restano comunque esclusi i condannati all’ergastolo per mafia e terrorismo e i casi di eccezionale gravità e pericolosità. Le norme dell’ordinamento penitenziario dovranno inoltre essere adeguate alle esigenze rieducative dei detenuti minorenni.

L’ultima chiamata di Gloria dalla Torre: “Addio mamma, grazie di tutto”

cms_6499/italiani_dispersi_londra.jpgCiao mamma, grazie per tutto quello che mi hai dato“. Così Gloria Trevisan nell’ultima telefonata alla mamma prima che cadesse la linea, mentre l’appartamento in cui viveva con il fidanzato Marco Gottardi era invaso dal fumo dell’incendio che stava devastando il Grenfell Tower a Londra l’altra notte. Un’ultima telefonata come è stata riportata dall’avvocato della famiglia Trevisan, Maria Cristina Sandrin, stamane nel corso di un incontro con i cronisti davanti all’abitazione della famiglia di Gloria a Camposanpiero, nel padovano.

Purtroppo, non ci sono motivi per sperare che sia viva” ha detto l’avvocato. “La situazione è delicata – ha proseguito il legale – la famiglia è nello strazio, è molto provata, chiede di essere lasciata in pace, e la sua unica preoccupazione ora è quella di portare a casa i due ragazzi. A Londra è arrivato il fratello Marco e con l’aiuto dell’ambasciata li sta cercando, ma i soccorritori sono arrivati solo fino al 20esimo piano mentre loro abitavano al 23esimo per cui mancano ancora tre piani”.

PAPA’ DI MARCO: SPERO IN MIRACOLO – “Siamo in costante contatto con la Farnesina e con i familiari di Gloria. Con il passare delle ore le nostre speranze, già ridotte al lumicino, stanno diminuendo, ma fino a che non ci diranno di aver ritrovato i nostri ragazzi continuiamo a credere nel miracolo” ha detto Giannino Gottardi, padre di Marco.

“Per il momento non partirò per Londra, non me la sento di lasciare mia moglie da sola – ha spiegato – lì c’è già il fratello di Gloria che sta amplificando i nostri appelli, anche attraverso i social, e prova in ogni modo a trovare tracce sulla sorte dei nostri cari”.

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16 Giugno 2017