La Spagna e gli Stati Uniti lavorano per un accordo in materia migratoria. È stato questo uno dei temi centrali dell’incontro avvenuto lo scorso 12 maggio a Washington tra il presidente degli Usa Joe Biden e il premier iberico Pedro Sánchez.
I due Stati già da anni collaborano su questa tematica, e nelle ultime settimane le parti hanno avuto fitte conversazioni per quanto riguarda i migranti attraverso il ministro dell’Inclusione spagnolo José Luis Escrivà, il segretario di Stato statunitense Antony Blinken e il segretario per la Sicurezza nazionale Alejandro Mayorkas.
Il piano, in fase ancora embrionale e di cui non si hanno ancora certezze e dettagli, dovrebbe prevedere che la Spagna conceda permessi di lavoro a persone intenzionate a entrare negli Stati Uniti e viceversa apra i propri confini a cittadini latinoamericani considerati idonei per profilo e possibilità di integrazione in Spagna. Questo meccanismo di ricollocamento funzionerà soprattutto in base alle necessità del mercato del lavoro spagnolo. In tal senso il premier Pedro Sanchez ha specificato che non è stato fissato un numero limite di migranti che potranno essere accolti, ma tale numero appunto dipenderà dalle richieste del mercato lavorativo.
In parallelo i due Paesi creeranno centri hotspot in Centro e Sud America, soprattutto Colombia e Guatemala, per gestire e dirigere i flussi di persone intenzionate a emigrare attraverso vie legali. Nei centri i migranti potranno fare domanda per entrare negli Stati Uniti, in Spagna o Canada. Gli hotspot saranno infine gestiti sia dalle autorità statunitensi, iberiche e la collaborazione dell’ONU e l’Organizzazione internazionale delle migrazioni. Una specifica importante fatta dalla Spagna è che verranno accolti migranti che hanno già ricevuto lo status di protezione internazionale.
Sanchez si è espresso così sul possibile accordo con gli Stati Uniti: “Entrambi abbiamo una visione simile su come affrontare la lotta alla migrazione irregolare, e la cosa migliore, per poter costruire un sistema migratorio ordinato e rispettoso dei diritti umani è quella di fomentare incentivi positivi alla migrazione regolare. (…) Stiamo dando una risposta innovatrice per lottare contro le mafie che trafficano gli esseri umani. Il messaggio che diamo è quello di rafforzare la migrazione regolare”.
La cooperazione tra Stati Uniti e Spagna sul tema migratorio trova già un precedente datato giugno 2022. In quell’occasione la Spgna firmò un accordo con gli USA per accogliere alcuni rifugiati dall’America Latina. Sulla stessa linea d’azione era stato, ed è tutt’ora il Canada, che nel precedente accolse i migranti haitiani.