L’Istat calcola gli utenti regolari internet nelle regioni italiane. Gli utenti regolari internet sono definiti come la “Percentuale di persone di 11 anni e più che hanno usato Internet almeno una volta a settimana nei 3 mesi precedenti l’intervista”. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2005 ed il 2022 nelle 20 regioni italiane.
Andamento degli utenti regolari internet nelle regioni italiane nel 2022. Dall’analisi dei dati sulle percentuali di utilizzo di Internet nelle regioni italiane nel 2022 possiamo calcolare alcuni indicatori rilevanti come per esempio media, mediana, range, varianza e deviazione standard. La media dell’utilizzo di Internet è del 74,85%, indicando che in media circa tre quarti della popolazione nelle diverse regioni utilizza Internet regolarmente. La mediana è del 75,4%, leggermente superiore alla media, indicando che metà delle regioni ha una percentuale di utilizzo di Internet che supera il 75,4%. Il range è di 17 punti percentuali, con la più alta percentuale di utilizzo registrata in Trentino-Alto Adige (81,5%) e la più bassa in Calabria (64,5%). Questo evidenzia un divario significativo nell’accesso a Internet tra le regioni con il maggior e il minore utilizzo. La varianza è di 15,89 e la deviazione standard è di circa 3,99, indicando che ci sono variazioni significative nell’utilizzo di Internet tra le regioni, ma queste variazioni non sono estremamente ampie. Le regioni con l’utilizzo più elevato di Internet sono il Trentino-Alto Adige (81,5%), la Lombardia (80,1%) e il Veneto (78,7%), tutte situati nel nord Italia. Ciò può riflettere una maggiore disponibilità di infrastrutture e servizi digitali. Al contrario, le regioni con l’utilizzo più basso sono la Calabria (64,5%), seguita da Basilicata e Puglia (entrambe al 70,3%), evidenziando una maggiore difficoltà di accesso o minore propensione all’uso di Internet in alcune aree del sud Italia. L’analisi suggerisce che esistono disparità regionali nell’accesso e nell’utilizzo di Internet in Italia, con un divario più evidente tra il nord e il sud del paese.
Andamento degli utenti regolari internet nelle regioni italiane tra il 2005 ed il 2022. Tra il 2005 e il 2022, l’Italia ha assistito a una significativa crescita dell’accesso a internet tra le sue diverse regioni, con variazioni assolute e percentuali che riflettono ampi cambiamenti nelle abitudini e nell’accessibilità digitale dei cittadini. In Piemonte, la percentuale di utenti internet è salita da 28,1% a 75,4%, con un incremento del 47,3% e una variazione percentuale del 168,33%. La Valle d’Aosta ha mostrato un andamento simile, con un aumento dal 28,1% al 75,3%. La Liguria, partendo da una base del 25,2%, ha raggiunto il 76,4%, evidenziando la più alta crescita assoluta tra le regioni nordiche con un +51,2% e una variazione percentuale del 203,17%, segnando un’impressionante espansione dell’uso di internet. Le regioni del Nord Italia come la Lombardia e il Trentino-Alto Adige hanno superato l’80% di copertura, con rispettivamente l’80,1% e l’81,5%, dimostrando una forte adesione digitale. Il Veneto e l’Emilia-Romagna non sono stati da meno, registrando entrambi una crescita significativa e raggiungendo tassi di penetrazione internet rispettivamente del 78,7% e del 78,7%. Al Centro, Toscana e Umbria hanno mostrato incrementi notevoli, con la Toscana che ha raggiunto il 76,4% e l’Umbria il 75,4%, entrambe con una crescita assoluta vicina ai 50 punti percentuali. Le regioni meridionali, partendo da basi percentuali inferiori nel 2005, hanno registrato le maggiori crescite percentuali. La Sicilia, in particolare, ha visto il salto più notevole, da un modesto 16,7% a un robusto 70,6%, con un’impennata di 53,9 punti percentuali e una crescita percentuale straordinaria del 322,75%. Campania e Puglia hanno seguito con incrementi significativi, dimostrando come anche le regioni con minore accesso iniziale abbiano colmato il divario digitale in modo impressionante. I dati evidenziano non solo un miglioramento generale nell’accesso a internet in tutta Italia, ma anche una marcata riduzione del divario digitale tra il Nord e il Sud del paese, con le regioni meridionali che mostrano le maggiori velocità di crescita. Il trend positivo riflette gli sforzi compiuti a livello nazionale e regionale per migliorare l’infrastruttura digitale e aumentare l’accessibilità e l’uso di internet tra la popolazione italiana. Tra il 2005 e il 2022, l’Italia ha assistito a una significativa crescita dell’accesso a internet tra le sue diverse regioni, con variazioni assolute e percentuali che riflettono ampi cambiamenti nelle abitudini e nell’accessibilità digitale dei cittadini. In Piemonte, la percentuale di utenti internet è salita da 28,1% a 75,4%, con un incremento del 47,3% e una variazione percentuale del 168,33%. La Valle d’Aosta ha mostrato un andamento simile, con un aumento dal 28,1% al 75,3%. La Liguria, partendo da una base del 25,2%, ha raggiunto il 76,4%, evidenziando la più alta crescita assoluta tra le regioni nordiche con un +51,2% e una variazione percentuale del 203,17%, segnando un’impressionante espansione dell’uso di internet. Le regioni del Nord Italia come la Lombardia e il Trentino-Alto Adige hanno superato l’80% di copertura, con rispettivamente l’80,1% e l’81,5%, dimostrando una forte adesione digitale. Il Veneto e l’Emilia-Romagna non sono stati da meno, registrando entrambi una crescita significativa e raggiungendo tassi di penetrazione internet rispettivamente del 78,7% e del 78,7%. Al Centro, Toscana e Umbria hanno mostrato incrementi notevoli, con la Toscana che ha raggiunto il 76,4% e l’Umbria il 75,4%, entrambe con una crescita assoluta vicina ai 50 punti percentuali. Le regioni meridionali, partendo da basi percentuali inferiori nel 2005, hanno registrato le maggiori crescite percentuali. La Sicilia, in particolare, ha visto il salto più notevole, da un modesto 16,7% a un robusto 70,6%, con un’impennata di 53,9 punti percentuali e una crescita percentuale straordinaria del 322,75%. Campania e Puglia hanno seguito con incrementi significativi, dimostrando come anche le regioni con minore accesso iniziale abbiano colmato il divario digitale in modo impressionante. I dati evidenziano non solo un miglioramento generale nell’accesso a internet in tutta Italia, ma anche una marcata riduzione del divario digitale tra il Nord e il Sud del paese, con le regioni meridionali che mostrano le maggiori velocità di crescita. Questo trend positivo riflette gli sforzi compiuti a livello nazionale e regionale per migliorare l’infrastruttura digitale e aumentare l’accessibilità e l’uso di internet tra la popolazione italiana.
Andamento degli utenti regolari internet nelle macro-regioni italiane. Per analizzare i dati forniti relativi alla percentuale di utenti regolari di internet nelle macro-regioni italiane, si osservano le percentuali di utenti internet per il 2005 e il 2022, la variazione assoluta (Var Ass) e la variazione percentuale (Var Per) tra questi due anni. La regione del Nord ha visto una crescita significativa degli utenti internet, con una variazione assoluta di +49,5 punti percentuali e una variazione percentuale di +170,1%. Questo indica che nel 2022, quasi quattro volte più persone usano internet rispetto al 2005.
Entrambe queste sotto-regioni del Nord hanno mostrato una crescita simile a quella del Nord generale, con variazioni assolute intorno ai +50 punti percentuali e variazioni percentuali leggermente inferiori al Nord complessivo. Il Nord-est mostra la crescita percentuale maggiore (+173,96%). Il Centro ha avuto un incremento minore rispetto al Nord, con una variazione assoluta di +47,6 punti percentuali e una variazione percentuale di +161,9%. Nonostante ciò, la crescita rimane notevole, indicando un consolidamento dell’uso di internet. Mezzogiorno, Sud, e Isole hanno registrato le maggiori variazioni percentuali, con il Mezzogiorno e le Isole che superano il +260%. Questo riflette una crescita sostanziale partendo da basi percentuali molto più basse rispetto al Nord e al Centro, indicando un importante processo di digitalizzazione in queste aree. A livello nazionale, la crescita degli utenti internet è stata di +49,8 punti percentuali, con una variazione percentuale di +193,02%. Questo dimostra come l’Italia nel suo complesso abbia fatto grandi passi avanti nella diffusione dell’uso di internet. Tutte le regioni italiane hanno visto un incremento significativo degli utenti internet dal 2005 al 2022. L’andamento rispecchia il trend globale verso una maggiore digitalizzazione e l’importanza crescente di internet nella vita quotidiana, Nonostante la crescita capillare, persistono disparità significative tra Nord e Sud, con il Mezzogiorno, il Sud e le Isole che partivano da percentuali molto più basse. La loro crescita percentuale maggiore rispetto al Nord e al Centro riflette un processo di recupero. L’aumento generalizzato dell’uso di internet è un segno positivo per l’economia e la società italiana, indicando maggiori opportunità di accesso all’informazione, all’istruzione e ai servizi digitali per un numero sempre maggiore di cittadini. I dati sottolineano l’importanza di continuare a investire in infrastrutture digitali e in programmi di alfabetizzazione digitale, in particolare nelle regioni dove la crescita è partita da livelli più bassi, per garantire che tutti i cittadini possano beneficiare delle opportunità offerte dall’era digitale.
Divario Nord-Sud. Il divario digitale tra il Nord e il Sud dell’Italia è una realtà evidenziata dai dati sull’uso di internet nelle varie regioni tra il 2005 e il 2022. Inizialmente, il Nord presentava percentuali significativamente più elevate di utenti internet rispetto al Mezzogiorno, una tendenza che, sebbene si sia ridotta nel tempo, permane. La crescita dell’uso di internet nelle regioni meridionali è stata notevole, con variazioni percentuali che superano quelle delle regioni settentrionali, indicando un vigoroso tentativo di colmare il divario tecnologico. Nonostante questa crescita impressionante, la distanza in termini di percentuali assolute di utenti internet rimane, sottolineando l’esistenza di una disparità persistente tra il Nord più connesso e il Sud meno digitale. Questa situazione riflette non solo le differenze infrastrutturali e socioeconomiche tra le regioni italiane ma anche la necessità di un impegno mirato per superare tali ostacoli. Investimenti in infrastrutture digitali, programmi di alfabetizzazione digitale e incentivi per l’innovazione sono essenziali per ridurre efficacemente il divario digitale. Sebbene i progressi verso la chiusura di questo divario siano evidenti, il cammino richiede un’azione coordinata e persistente da parte di tutte le parti interessate, comprese le istituzioni governative, il settore privato e le comunità locali. In questo modo, sarà possibile garantire che le opportunità offerte dall’era digitale siano accessibili a tutti gli italiani, indipendentemente dalla loro regione di residenza.
Conclusioni. Gli utenti regolari internet sono cresciuti in tutte le regioni e macro-regioni italiane. In media tra il 2005 ed il 2022 gli utenti regolari internet sono cresciuti del 191,81% nelle regioni italiane. Nel 2022 circa il 74,9% della popolazione con età superiore a 11 ha avuto accesso regolare ad internet. Persistono comunque dei divari macro-regionali tra Nord e Sud nonostante tale diseguaglianza nell’accesso ad internet sia stata significativamente ridotta. Per incrementare l’accesso degli utenti regolari a Internet nelle regioni italiane, è cruciale adottare un approccio politico-economico multidimensionale. Al centro di questo approccio deve esserci un significativo investimento nelle infrastrutture broadband, specialmente nelle aree meno sviluppate, per garantire che l’accesso a Internet ad alta velocità sia una realtà capillare. Parallelamente, è fondamentale incentivare le imprese locali a digitalizzarsi, offrendo agevolazioni fiscali e finanziamenti vantaggiosi per l’acquisto di tecnologie digitali e la formazione del personale. Questo dovrebbe essere accompagnato da robusti programmi di alfabetizzazione digitale che mirano a equipaggiare cittadini di tutte le età con le competenze necessarie per navigare nel mondo digitale, con un’attenzione particolare verso le comunità svantaggiate e gli anziani. L’ampliamento dei servizi di e-government rappresenta un’altra leva strategica per promuovere l’utilizzo di Internet, semplificando l’accesso dei cittadini ai servizi pubblici e dimostrando concretamente i benefici della digitalizzazione. È altresì importante sostenere l’ecosistema delle startup innovative attraverso incubatori, finanziamenti dedicati e programmi di sostegno, per stimolare la creazione di soluzioni tecnologiche che possano ampliare ulteriormente l’utilizzo di Internet. La sinergia tra il settore pubblico e privato attraverso partnership mirate può accelerare lo sviluppo di infrastrutture digitali e progetti educativi, unendo risorse e know-how. Infine, un impegno costante nella ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione è essenziale per mantenere l’Italia all’avanguardia dell’innovazione digitale. Solo attraverso un impegno congiunto e coordinato, che include investimenti strategici, educazione e innovazione, sarà possibile ridurre il divario digitale e assicurare a tutti i cittadini italiani l’accesso equo e universale ai benefici offerti dall’era digitale.
- Fonte DATI ISTAT-BES