Nel Venezuela di Maduro sono state arrestate altre due persone di spessore, che si erano schierate apertamente all’opposizione. Si tratta innanzitutto di un’attivista dei diritti umani, Nelida Sanchez, appartenente all’associazione Sumate, Ong venezuelana senza scopo di lucro che si occupa di promuovere e difendere i diritti civili e politici nel paese. La donna è stata fermata e arrestata per strada qualche giorno fa da agenti del Sebin, l’agenzia di intelligence del governo responsabile delle operazioni di sicurezza interna. Il Sebin (Servicio Bolivariano de Inteligencia Nacional) è stato in passato denunciato da molte organizzazioni per i diritti umani per presunte violazioni dei diritti, tra cui detenzioni arbitrarie, torture e altre forme di persecuzione nei confronti di oppositori politici, attivisti e giornalisti.
La notizia è stata ripresa pubblicamente dall’associazione Sumate che, in un post su X, ha riferito che “i parenti aspettano di conoscere i reati contestati a Nelida e di poterla difendere con i loro difensori privati e non con quelli d’ufficio”. Il riferimento si basa sul fatto che spesso, nei processi contro gli oppositori, non viene a questi permesso di avere un legale di fiducia e gli stessi vengono difesi da avvocati assegnati d’ufficio.
La donna, avvocato e commercialista, è stata per 27 anni funzionario del Consiglio Elettorale Nazionale ed è esperta di questioni elettorali; successivamente è entrata a far parte di Sumate. Nelida Sanchez è citata anche dal sito “mujeresreferentes.com”, una piattaforma che promuove la diversità di genere nelle fonti e nelle voci utilizzate in ambito giornalistico. In questo database sono inserite oltre 200 donne venezuelane e persone non binarie esperte in vari campi, tra cui sociale, culturale, scientifico e politico, con l’obiettivo di fornire una risorsa per i giornalisti e altri professionisti che cercano di diversificare le proprie fonti e dare una maggiore pluralità di prospettive nei loro contenuti.
Nelida Sanchez è ristretta attualmente nell’Helicoide, un edificio all’interno del quale ha la sede proprio il Sebin. Tale edificio è stato più volte denunciato alla Corte Penale Internazionale in quanto, tra quelle mura, si sospetta che le persone fermate siano state torturate. Non è un caso che l’associazione Sumate, oggi colpita attraverso la Sanchez, abbia la missione di garantire la trasparenza, l’integrità e l’equità nei processi elettorali del paese. In particolare, Sumate è nota proprio per il suo lavoro di monitoraggio delle elezioni, per la sensibilizzazione sull’importanza del voto e per la promozione della partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica. In passato, a causa del suo ruolo critico verso il governo venezuelano, l’associazione ha affrontato pressioni e accuse di ingerenza politica da parte delle autorità.
Secondo un rapporto pubblicato da Amnesty International, tra il 2014 e il 2023, ovvero il periodo di presidenza di Nicolas Maduro, in Venezuela sono stati eseguiti circa 15.700 arresti arbitrari e varie altre violazioni dei diritti umani, come sparizioni forzate e tortura, che hanno continuato a essere parte integrante della politica di repressione implementata dal governo.
Tra i nuovi recenti ospiti dell’Helicoide si segnala anche Perkins Rocha, l’avvocato di Maria Corina Machado, la principale leader dell’opposizione, strenuo sostenitore dell’irregolarità delle ultime elezioni presidenziali che, per l’appunto, hanno dichiarato vincente Maduro.
“Il regime di Nicolas Maduro ha rapito il mio amico e compagno Perkins Rocha. Perkins è il nostro avvocato personale, il nostro coordinatore legale e il nostro rappresentante davanti al CNE (Consiglio Nazionale Elettorale)” ha dichiarato la Machado. Come riporta Agenzia Nova, Rocha è stato tra gli esponenti più attivi e in vista nel denunciare le irregolarità del processo elettorale che ha decretato la vittoria di Maduro.
“Mio marito è scomparso dalle 11 di questa mattina”, ha affermato la moglie di Perkins Rocha, lo scorso 28 agosto. “Mio marito non è un criminale, è solo un cittadino che desidera e lotta affinché tutti noi viviamo in libertà”, ha proseguito.
Nel solo ultimo mese, il governo venezuelano ha arrestato oltre 2.400 persone e ha eretto un “clima di paura”, secondo quanto ha definito l’Onu.
Nonostante gli arresti e le violenze subite, Maria Corina Machado però non demorde: “Cercano di spezzarci, di confonderci e di terrorizzarci. Andiamo avanti, per Perkins, per tutti i prigionieri e perseguitati e per tutto il Venezuela”.
(foto copertina: Nelida Sanchez credit radio noticias venezuela – Perkins Rocha credit TalCual)