La capofila dell’opposizione in Venezuela Maria Corina Machado consolida l’alleanza con il vicino paese Sudamericano di El Salvador. “Ho appena parlato con il presidente Nayib Bukele, che mi ha trasmesso la sua ammirazione e il suo sostegno alla lotta del popolo venezuelano per la libertà, nonché la sua richiesta di rispetto della sovranità popolare espressa il 28 luglio”, ha dichiarato la leader sul profilo X.
Le tensioni in Venezuela non si placano, soprattutto a seguito del formale insediamento del neoeletto presidente Nicolas Maduro, al terzo mandato consecutivo dal 10 gennaio. La carica è ancora fortemente contestata per via di presunti brogli e di mancanza di trasparenza denunciata in occasione delle citate elezioni presidenziali dello scorso 28 luglio. I verbali delle operazioni elettorali non sono mai stati resi pubblici e, secondo l’opposizione, lo sfidante Gonzalez Urrutia avrebbe invece ottenuto la maggioranza dei voti, con percentuali altissime.
Maria Corina Machado ha ringraziato Nayib Bukele, che già si era schierato nella “lotta per la libertà” in Venezuela, in virtù del suo impegno “fermo e solidale” verso la democrazia venezuelana. Il presidente salvadoregno si è così allineato ai numerosi paesi occidentali che non solo hanno disconosciuto l’elezione di Maduro, ma hanno dichiarato Urrutia legittimo presidente. Quest’ultimo è stato costretto all’esilio forzoso in Spagna, per scampare ad un mandato di arresto emesso nei suoi confronti, ma ha comunque promesso di proseguire dall’estero la battaglia per la democrazia nel proprio paese.
Lo scorso 9 gennaio, è stata diffusa la notizia che Maria Corina Machado sia stata temporaneamente arrestata, al termine di una manifestazione nella capitale Caracas, in conseguenza di una violenta operazione di polizia. Il suo partito “Comando ConVzla” sostiene che la leader è stata bloccata dagli agenti che hanno usato armi da fuoco sparando contro il suo entourage. In attesa delle dichiarazioni della stessa Machado su quanto accaduto, membri del governo di Maduro hanno smentito ogni notizia in merito, definendole non veritiere. Dal resto del mondo è comunque giunta la condanna di tale arresto arbitrario e, tra le varie voci, risuona quella italiana. Il ministro degli Esteri italiano Tajani, commentando l’episodio, ha infatti chiesto l’immediata liberazione della donna e ha affermato di non poter più tollerare “le azioni repressive e illegittime del regime di Maduro che ha perso le elezioni”.
La risposta ai leader mondiali è giunta dal ministro degli Esteri venezuelano Yvan Gil: “La signora Maria Corina Machado ha tentato un’operazione di false flag, prendendo in giro la destra e il fascismo internazionale, che immediatamente ha mentito come al solito. La virulenza della reazione dei governi e dei personaggi estremisti internazionali segnala solo la complicità tra coloro che non accettano che l’opposizione è un clamoroso fallimento e agiscono come sempre facendo una figura ridicola di prima grandezza”.
In questo contesto si è levata la voce di due ex presidenti del Venezuela, Albaro Uribe Velez e Ivan Duque Marquez, che hanno richiesto un intervento internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite per rimuovere il tiranno Maduro ed altri come lui dal potere, onde poter indire immediate elezioni. L’intervento esterno sarebbe l’unica soluzione, “non si sono altre opzioni in Venezuela”. Da parte sua, Maduro si dichiara invece pronto ad istituire una nuova alleanza, assieme “a Cuba, al Nicaragua, ai nostri fratelli maggiori nel mondo, nel caso in cui un giorno dovessimo prendere le armi per difendere il diritto alla pace, il diritto alla sovranità e ai diritti storici della nostra patria”. La responsabilità degli eventi futuri è in mano all’Occidente, non al Venezuela, sul cui conto “nessuno deve sbagliarsi. Se sarà con le buone, andremo avanti con le buone. Ma se sarà con le cattive, noi li sconfiggeremo con le cattive, affinché rispettino il nostro popolo”, ha dichiarato al termine del Festival Internazionale Antifascista Mondiale, ospitato proprio a Caracas dal 9 all’11 gennaio di quest’anno.
(Foto di copertina: Maria Corina Machado, fonte: El Pais)