Traduci

VENEZUELA: NICOLAS MADURO SARÁ PRESIDENTE SINO AL 2031

La Corte Suprema venezuelana, incaricata di dirimere definitivamente la questione sulla legittimità della contestata elezione del presidente Nicolas Maduro, ha emesso lo scorso giovedì il proprio verdetto: “La perizia ha determinato una piena coincidenza con i verbali dello scrutinio”, con riferimento ai dati del Consiglio Nazionale Elettorale. Non ci sono quindi più dubbi, Maduro è stato eletto legittimamente ed è il Presidente del Paese.

Fiero e impettito, lo stesso Maduro ha subito commentato la notizia, dichiarando come questa sentenza sia “storica e forte” e come sia necessario “il rispetto assoluto dei poteri pubblici, il diritto alla pace, della sovranità nazionale e della giustizia. Attraverso essa proseguire sulla strada della pace, del lavoro, dell’unità nazionale e del dialogo”. Pieno sostegno anche da parte delle istituzioni, cominciare dall’esercito che invero gli è sempre stato fedele: “Ratifichiamo l’assoluta lealtà al cittadino Nicolas Maduro Moros, Presidente costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, nostro Comandante in Capo, rieletto dal Potere Popolare, legittimamente proclamato dal Potere Elettorale e ora ratificato dalla più alta Corte di Giustizia nel Paese, per il prossimo mandato presidenziale”.

In questa situazione, che ormai dovrebbe porre fine alla vicenda, giunge la nota del gruppo di osservatori Onu, la Missione Internazionale Indipendente d’inchiesta sul Venezuela del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, che ritiene la Corte Suprema di giustizia venezuelana parziale e non indipendente. Sinora, infatti, non sono ancora stati resi pubblici i registri di voto e tutta la documentazione utile per poter verificare effettivamente la maggioranza ottenuta ai seggi.

L’opposizione continua nella sua lotta: “Il regime cerca di seppellire la verità, ma è troppo tardi”, sostenendo che finanche gli appartenenti al partito di Maduro desiderano “un cambiamento profondo quanto noi”, ha scritto Maria Corina Machado su X. La principale leader di opposizione, allo stesso tempo, assicura che “continueremo a fare tutto il necessario affinché la sovranità popolare espressa dai venezuelani sia rispettata e, insieme al mondo democratico, faremo capire al regime che anche se tentassero di prolungare questa agonia, la transizione è già inevitabile.”

Il candidato che ha provato ad affrontare Maduro, Edmundo Gonzalez Urrutia, ha così commentato: “La sentenza della Corte Suprema del Venezuela è nulla. La sovranità risiede in modo intrasferibile nel popolo e gli organi dello Stato sono un’emanazione della volontà popolare e a questa sono sottomessi”.

Nicolas Maduro, il cui mandato scadrà ora nel 2031, non è riconosciuto da molti paesi della comunità internazionale, a cominciare dagli Stati Uniti, secondo cui la sentenza della Corte suprema “manca totalmente di credibilità”.

Il presidente del Parlamento Jorge Rodriguez ha infine lanciato una proposta di legge che impedisca nel Paese proprio la candidatura a chi non riconosce la sentenza della Corte Suprema: “Chi non si attiene a questa sentenza sta oltraggiando la corte e non potrà registrarsi nelle liste dei deputati, non potrà candidarsi alle elezioni amministrative che eleggono governi regionali e sindaci”. Rodriguez propone di modificare la legge elettorale, in previsione della tornata amministrativa del prossimo anno.  

Data:

25 Agosto 2024
Tagged:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *