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VETO DEGLI STATI UNITI SULLA RISOLUZIONE PER IL CESSATE IL FUOCO A GAZA – Una Situazione Sempre più Critica

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha subito un’ennesima battuta d’arresto nella sua lotta per risolvere la crisi nella Striscia di Gaza, a causa del veto imposto dagli Stati Uniti su una risoluzione che chiedeva un “cessate il fuoco immediato, senza condizioni e permanente”. La risoluzione, presentata da Algeria, Danimarca, Grecia, Guyana, Pakistan, Panama, Corea del Sud, Sierra Leone, Slovenia e Somalia, è stata approvata con 13 voti a favore e 1 astensione, quella del Regno Unito.

La Situazione Umanitaria a Gaza

La situazione nella Striscia di Gaza è descritta come “catastrofica” nella risoluzione, che sollecita anche il sollevamento immediato e senza condizioni di tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari e la loro distribuzione sicura e non ostacolata. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha espresso la sua profonda preoccupazione per la situazione, affermando che “non esistono più le condizioni per un’efficace fornitura di aiuti umanitari”.

Il Veto degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno motivato il loro veto affermando che la risoluzione era “avulsa dalla realtà” e non avrebbe contribuito a risolvere la crisi. Il rappresentante permanente degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Robert A. Wood, ha dichiarato che la risoluzione non condanna gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre e che un cessate il fuoco incondizionato sarebbe “pericoloso” e lascerebbe Hamas in grado di attaccare di nuovo.

Recupero dei Corpi degli Ostaggi

Nel frattempo, le forze di sicurezza israeliane hanno recuperato i corpi senza vita di due ostaggi, Judi Weinstein Haggai e Gadi Haggai, con doppia cittadinanza israeliana e americana, nella zona di Khan Younis, nel sud della Striscia. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato le forze coinvolte nel ritrovamento dei corpi e ha promesso che non si fermeranno finché tutti gli ostaggi non saranno riportati a casa.

Attacchi Armati a Convogli Umanitari

Gli autisti che trasportano aiuti umanitari nella Striscia di Gaza hanno iniziato uno sciopero dopo gli attacchi armati contro i convogli che hanno causato la morte di alcuni autotrasportatori. L’Associazione dei Trasporti Privati ha spiegato che uomini armati hanno sparato e ucciso diversi autisti nella zona di Deir al-Balah.

Raid su Gaza

Almeno 10 persone hanno perso la vita nella Striscia di Gaza negli ultimi raid aerei israeliani, secondo i soccorritori palestinesi. Il portavoce dell’agenzia di difesa, Mahmud Bassal, ha dichiarato che è stata presa di mira un’area in cui si erano rifugiati civili sfollati nella città meridionale di Khan Younis e alcune case nella città di Gaza e nella città centrale di Deir el-Balah.

La situazione nella Striscia di Gaza rimane critica e la comunità internazionale continua a chiedere un cessate il fuoco immediato e la protezione dei civili.

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5 Giugno 2025

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