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VIA LIBERA AL DEF – Giorgetti Sottolinea una Situazione Economica Complessa

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo Documento di economia e finanza (Def) , un passaggio cruciale per delineare le politiche economiche e finanziarie del Paese. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti , ha descritto il contesto in cui il documento è stato adottato come una “situazione economica complessa”, evidenziando le difficoltà e le incertezze che caratterizzano il panorama globale.

Previsioni di Crescita Riviste al Ribasso
Il nuovo Def presenta stime di crescita significativamente ridimensionate rispetto alle previsioni precedenti. Per il 2025 , il Pil è stimato in aumento dello 0,6% , dimezzando la previsione dell’ 1,2% indicata lo scorso autunno. Per gli anni successivi, 2026 e 2027 , la crescita prevista si attesta allo 0,8% .

Giorgetti ha spiegato che queste stime sono state allineate a quelle recentemente riviste dalla Banca d’Italia , sottolineando che potrebbero verificarsi “circostanze peggiorative” rispetto alle attuali previsioni. Il ministro ha inoltre evidenziato che il documento non include ancora la riprogrammazione del Pnrr , prevista entro la fine di maggio, che potrebbe influire ulteriormente sulle prospettive economiche.

Deficit e Debito Pubblico: I Numeri
Il rapporto tra deficit e Pil è stato stimato al 3,3% per il 2025, con una progressiva riduzione al 2,8% nel 2026 e al 2,6% nel 2027. Per quanto riguarda il debito pubblico , si prevede un rapporto del 136,6% nel 2025, che salirà al 137,6% nel 2026, per poi scendere leggermente al 137,4% nel 2027.

Giorgetti ha sottolineato che l’effetto di cassa dei crediti legati al superbonus tenderà a sgonfiarsi nei prossimi anni, contribuendo a migliorare il quadro complessivo del debito.

Una Situazione Globale Complessa
Il ministro ha descritto il contesto economico globale come “molto complicato e difficile”, con previsioni che risultano “aleatorie” non solo a lungo termine, ma anche nel breve periodo. La situazione geopolitica e le tensioni internazionali, unite alle sfide interne, rendono particolarmente arduo pianificare strategie economiche efficaci.

Giorgetti ha anche fatto riferimento alla necessità di mantenere un equilibrio tra le richieste di spesa per la difesa, avanzate dalla Nato e dalla Commissione Europea , e le esigenze di bilancio nazionali. “L’aumento delle spese per la difesa implicherà scelte che saranno fatte nei tempi prescritti,” ha dichiarato.

Un Documento di Transizione
Il nuovo Def rappresenta un punto di partenza per affrontare le sfide economiche del prossimo triennio, ma il contesto incerto e le previsioni riviste al ribasso evidenziano la complessità della situazione. Il governo si trova di fronte a un delicato equilibrio tra il rispetto degli impegni europei, la gestione del debito pubblico e la necessità di stimolare la crescita economica.

Le prossime settimane saranno decisive per comprendere come il governo intenda affrontare queste sfide, soprattutto in vista della riprogrammazione del Pnrr e delle eventuali modifiche normative richieste dalla nuova governance europea.

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Data:

10 Aprile 2025