Accolto come un re, il Presidente degli Stati Uniti d’America è arrivato in India, in compagnia della sua dolce metà, la first lady Melania Trump. Ad attenderli un caloroso benvenuto da parte del premier indiano Narendra Modi, che abbraccia affettuosamente l’americano, dopo averlo atteso ai piedi del jet.
Poi, un bagno di folla allo Sardar Patel, il più grande stadio di Cricket al mondo, inaugurato per l’occasione: oltre centomila gli indiani in festa sugli spalti, sorridenti e entusiasti, sostenevano a gran voce i due leader “amici”. Concise e precise le parole di Trump rivolte a favore dell’India: “L’America ama l’India. L’America rispetta l’India. E l’America sarà sempre un leale e fedele amico per l’India”.
Non sono mancati alcuni esilaranti scivoloni da parte del Presidente degli Stati Uniti nel tentativo di pronunciare adeguatamente alcuni importanti nomi indiani, tra cui quello della stessa città ospitante, Ahmedabad. “Stiamo lavorando per trovare un miglior accordo in futuro” ha poi aggiunto il Presidente, precisando: “Modi è un negoziatore molto duro”. Nonostante le pubbliche adulazioni, infatti, i due Paesi stanno attraversando un momento di rimarcata tensione: dal 2019, l’India non è più parte del programma statunitense di esenzione dai dazi, in quanto rivelatasi non facilitatrice di un equo e ragionevole accesso ai suoi mercati. La risposta dell’India, nel giugno del 2019, si mostrò altrettanto forte: tariffe aggiuntive su 29 prodotti importati dagli Stati Uniti, per una quota totale di oltre 200 milioni di dollari. Pertanto, in attesa di una nuova intesa economica, conveniente per ambo le parti, Trump annuncia la sigla di alcuni accordi sulla difesa, dell’imponente valore di 3 miliardi di dollari.
Una toccata e fuga per il Presidente degli Stati Uniti, che, dopo aver adempiuto ai suoi doveri, si è recato prima presso l’ashram di Mahatma Ghandi, approfondendo l’arte indiana della tessitura del cotone, e successivamente presso il celebre Taj Mahal, meraviglioso monumento simbolico del Paese. “Il Taj Mahal ispira soggezione. Un testamento senza tempo della ricca e varia bellezza della cultura indiana” ha scritto Trump sull’albo dei visitatori.