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VINITALY 2024

In questi giorni è in corso la fiera del vino più importante di Italia, il Vinitaly. Questa manifestazione ormai giunta alla 56esima edizione, non accenna ad arrestarsi, anzi ogni anno crea le giuste aspettative tra i Produttori. E’ omani un ricordo lontano quello che gli organizzatori hanno dovuto affrontare durante la pandemia costretti ad annullare due edizioni, ma possiamo dire che si sono ripresi pienamente, generando flussi di persone mai visti prima.

Ad ogni angolo dei numerosi padiglioni, ben 12, senza contare le tensostrutture inserite per dare maggiore spazio alle aziende, buyer, giornalisti e appassionati si incontrano per degustare le eccellenze proposte. E’ un continuo susseguirsi di eventi, masterclass, convegni, dibattiti e tavole rotonde, si ha l’imbarazzo della scelta. Migliaia di persone che si ritrovano con un unico obiettivo, provare le eccellenze che ogni azienda ha portato con se, avendo cura di presentarle nel migliore dei modi, circondate da allestimenti più o meno accattivanti, che devono necessariamente trasmettere qualcosa nell’immediato al degustatore di turno. Mille messaggi visivi che inondano i padiglioni dando sfogo alle singole realtà produttive che per l’occasione si sono tirate a lucido.

Ma il Vinitaly non è solo degustazione, è ritrovo, è incontro, è saluti fugaci tra una degustazione e l’altra, non è inusuale incontrare persone che non si vedevano da tempo oppure persone che si incontrano soltanto in fiera una volta l’anno, entrambi hanno la caratteristica comune di percepire come il tempo dall’ultimo incontro non sia mai passato, una sensazione particolare che soltanto qui si può provare ma è una di quelle cose a cui non ci si abitua ma la si va cercando in queste quattro giornate frenetiche, stancanti, per alcuni versi massacranti ma irrinunciabili.

Posso quasi affermare che si crea una sorta di dipendenza dalla fiera e nelle uniche volte in cui sono mancato (colpa del covid), la mancanza è stata forte, non solo perché eravamo segregati ma proprio per questo desiderio di incontri continui, esageratamente folli. In quattro giornate si riescono ad incontrare anche 400/500 persone tra Produttori, degustatori e altro e vi posso assicurare che è una carica di adrenalina importante che ognuno di noi si porterà dietro per almeno 15 giorni al suo ritorno. Il Vinitaly possiamo considerarlo una scarica elettrica in grado di rinvigorire gli animi e impostare le basi per una nuova rinascita settoriale.

Quest’anno ho notato alcune realtà che si sono adoperate per creare stand istituzionali in grado di lasciare il segno, è il caso della Regione Calabria che ha opzionato circa 1400 mq di padiglione portando all’interno eccellenze calabresi con tanto di chef stellati pronti a far assaggiare le bontà del territorio.

La regione Abruzzo che ha ribadito la volontà dei propri Produttori di affermarsi sui mercati internazionali, dando spazio ad un importante banco di assaggio dedicato alla nuova denominazione “Trabocco Abruzzo DOC”, così come il padiglione del Lazio, rivisitato in una veste completamente nuova dall’Arisal, proprio a significare l’importanza del settore ed il posizionamento dei Produttori anche in ambito internazionale, totalmente espresso dal padiglione “International” che ha visto, per la prima volta, uno stand dedicato al Concours Mondial de Bruxelles che ha in tal modo sancita una collaborazione con Verona Fiere che avrà senz’altro seguito in futuro. Nello stesso padiglione, l’Ambasciata del Brasile ha deciso per il secondo anno consecutivo di essere presente con una propria rappresentanza di aziende, fatto molto importante perché cade nel 150esimo dell’immigrazione italiana in Brasile ed è un modo per onorare il rapporto di vicinanza tra i due paesi, così lontani ma così vicini empaticamente.

Questa importante ricorrenza è stata sugellata da un dono riservato all’ambasciatore Renato Mosca e presentato da Stefano Bottega dell’omonima azienda, una magnum di grappa in fine vetro soffiato con all’interno le bandiere di Italia e Brasile.

Che dire, una edizione del Vinitaly unica, come uniche sono state tutte le edizioni passate. I tempi cambiano, si evolvono, si modificano ma il Vinitaly rimane la più grande manifestazione nazionale per il mondo enologico.

Un consiglio, l’anno prossimo andate al Vinitaly e perdetevi tra le 4500 aziende presenti, ne trarrete un vantaggio personale, ovviamente la regola è sempre la stessa, bere con moderazione, ma chi questo lavoro lo fa con passione, sa bene quale sia il limite da non oltrepassare.

Buona degustazione e buon Vinitaly

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Data:

17 Aprile 2024