“La Cina ha segnalato 13.332 casi clinicamente confermati di Covid19 nella Provincia di Hubei,di cui 11.053 versano in gravi condizioni e soprattutto abbiamo appreso che la maggior parte di questi casi si riferisce a un periodo passato, che risale agli inizi dell’epidemia”. Lo ha detto Mike Ryan, responsabile delle emergenze per l’Organizzazione mondiale della sanità, nel corso della consueta conferenza stampa da Ginevra. “Questo aumento è in larga parte dovuto a un cambio nel metodo di diagnosi e conteggio dei casi”, ha spiegato. “Dobbiamo essere cauti nel trarre conclusioni sui dati, come abbiamo ricordato ieri”, ha aggiunto.
“In altre parole, solo nella provincia dell’Hubei, un professionista medico qualificato può ora classificare un caso sospetto di Covid19 come caso clinicamente confermato sulla base di lastre del torace, piuttosto che una conferma di laboratorio”, ha aggiunto Ryan. “Nel resto della Cina e nel resto del mondo, è ancora necessaria la conferma di laboratorio. L’Oms continuerà a seguire sia i casi di laboratorio che quelli confermati clinicamente nella provincia di Hubei”.
La conferma arriva dai dati del resto della Cina: “Nelle ultime 24 ore il resto del Paese ha riportato 1.820 casi confermati in laboratorio di Covid19, portando il totale a 66.492”. “Non abbiamo osservato cambiamenti nel trend relativo alla mortalità del nuovo coronavirus. E si tratta di un pattern che è molto simile in Cina e negli altri Paesi, con letalità predominante negli anziani”, evidenzia poi Ryan, secondo il quale “occorre monitorare attentamente quello che sta accadendo al di fuori della Cina”. “Fuori dalla Cina ci sono stati 447 casi in 24 Paesi e due morti. Oltre al decesso nelle Filippine, ce n’è stato un altro in Giappone”, ha sottolineato.
E’ salito a 1.523 il numero dei decessi in Cina a causa della diffusione del coronavirus, con 242 morti in un solo giorno nella provincia centrale di Hubei. Questi gli aggiornamenti forniti dalle autorità cinesi sulla diffusione del virus. Sono invece oltre 60mila le persone che risultano contagiate al mondo. E in Giappone si registra la prima vittima: si tratta di una donna di 80 anni. La sua morte è stata confermata dalle autorità del Paese.
In Cina, intanto, le autorità di Pechino hanno rimosso i capi del partito comunista cinese della provincia di Hubei e della città di Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus, secondo quanto reso noto l’emittente Cctv. I due potrebbero aver cercato di nascondere le notizie iniziali sulla diffusione del virus.
Come spiega la Xinhua, il segretario del partito comunista di Hubei, Jiang Chaoliang, 61 anni, è stato sostituito da Ying Yong, 61, già sindaco di Shanghai. Il Global Times riferisce che anche il capo del partito comunista cinese di Wuhan, Ma Guoqiang, 56 anni, è stato rimosso e sostituito con Wang Zhonglin, 57, segretario del partito di Jinan, capoluogo della provincia di Shandong.
Rimosso anche il responsabile dell’Ufficio per gli Affari di Hong Kong e Macao dal 2017, Zhang Xiaoming, in relazione alla diffusione del coronavirus. Lo rende noto il ministero delle Risorse umane, spiegando che al suo posto è stato nominato Xia Baolong, dal 2018 vice presidente della Conferenza consultiva politica del popolo cinese e stretto alleato del presidente cinese Xi Jinping.
Ricercatori cinesi hanno isolato il nuovo coronavirus in un campione fecale da un paziente infetto, fornito dall’ospedale universitario di Sun Yat-Sen. Lo ha riferito Zhao Jincun, del laboratorio statale per le malattie respiratorie dell’Università di Guangzhou, in una conferenza stampa.Secondo Zhao, la scoperta conferma che le feci dei pazienti possono contenere il virus vivo, sebbene manchino ancora prove sufficienti che dimostrino la trasmissione oro-fecale del virus.
(Fonte AdnKronos – Foto dal Web)