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Vivere al tempo dell’Internet delle cose

Ormai ci siamo. L’Internet delle cose entrerà ben presto a far parte della nostra quotidianità. Lo ha affermato uno dei massimi responsabili della Samsung, il presidente e Ceo dell’azienda sudcoreana, Bk Yoon. Tempo massimo due o tre anni e la prossima rivoluzione tecnologica targata internet of things sarà pronta a entrare letteralmente nelle nostre case.

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Se il pc è stato uno dei primi oggetti a cambiare la vita della gran parte della popolazione mondiale grazie a quello che molti hanno definito web 2.0. oggi stiamo entrando a far parte di una nuova era tecnologica targata web 3.0. il web 2.0 ha offerto agli utenti un elevato livello di interazione con il sito web, come i blog, e i social network (web collaborativo). Il web 3.0 ha a che fare invece con una nuova forma di interazione, meglio collaborazione, un’intelligenza artificiale in grado di ottenere da parte del web stesso una forte capacità di influire sulla realtà circostante. Cerchiamo di capire come si giungerà a questa trasformazione tecnologica e sociale, cioè al modo in cui noi tutti potremo approcciarci a una nuova realtà basata su una massa di informazioni elaborate in tempo reale dalle macchine a nostro beneficio.

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Le aziende di tutto il mondo ormai da tempo stanno mettendo a punto le loro ricerche per produrre oggetti che siano in grado di dialogare tra loro: lavatrici, scaldabagni, cucine e addirittura materassi dotati di sensori in grado di raccogliere dati necessari e informazioni per una corretta gestione del lavoro domestico. Il salto culturale però in questo caso riguarderà la nuova vita data agli elettrodomestici, strumenti prodotti con il fine di cambiare abitudini consolidate e a volte noiose come lavare i piatti, ma anche routinarie su come, per esempio, guardiamo la tv o dormiamo. Tra poco più di due anni i prodotti sfornati dalle industrie di elettronica saranno in grado di lavorare in sinergia in un ambiente gestito da macchine intelligenti.

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La nostra vita potrà essere regolata e gestita a seconda delle nostre abitudini di tutti i giorni senza particolare impegno fisico. Una volta svegli il materasso ci relazionerà su quanto e come è stato il nostro sonno, fornendoci parametri medici sulla nostra salute, come respirazione e battiti cardiaci. Appena giunti in cucina il caffè sarà bello e pronto ad aspettarci, mentre la tv risulterà già accesa e sintonizzata sul nostro canale preferito in sintonia con il tablet o lo smartphone lasciato la sera prima sul tavolo pronto a fornirci la situazione del traffico e il meteo della giornata. Vivremo dunque in un ambiente condiviso, insieme a delle macchine in grado di dialogare tra loro e che conoscono le nostre abitudini e soprattutto le nostre necessità del momento; elettrodomestici alla portata di tutti e rispettosi della privacy che utilizzano le informazioni sensibili relative alle nostre azioni di ogni giorno, entro il solo circuito chiuso della nostra abitazione. Ad oggi però ancora non si è in grado di sapere se questa “intrusione” di tecnologie intelligenti nelle nostre vite potrà rappresentare una minaccia o un’opportunità, di certo però possiamo affermare che molte aziende in vista di questa rivoluzione cultural-informatica se ne avvantaggeranno economicamente.

Data:

2 Maggio 2015