La Commissione Europea “è pronta ad affrontare la crisi attuale. Abbiamo bisogno di velocità e determinazione. Abbiamo l’opportunità unica di costruire un’Europa più forte, più prospera e più sicura”. Con queste parole, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha aperto la conferenza stampa per i primi cento giorni del suo nuovo mandato. Al centro del suo discorso, il piano ReArmEu, volto a favorire il riarmo dell’Unione Europea dopo “uno o due decenni di sottoinvestimenti” nella difesa. “Porteremo avanti il piano ReArmEu con tutta la nostra forza”, ha affermato con determinazione.
Il Piano ReArmEu: Fondamento di un’Unione Europea della Difesa
“L’idea alla base del piano”, ha spiegato von der Leyen, “è che dobbiamo liberare tutto il nostro potenziale, di fronte a minacce concrete. E se possiamo collaborare con altri Paesi che la pensano come noi, come il Regno Unito, la Norvegia o il Canada, il potenziale sarà ancora maggiore”. La presidente ha sottolineato come la forza economica e il piano europeo di riarmo siano due facce della stessa medaglia. “Il potenziale economico e innovativo dell’Europa è un vantaggio per la sua sicurezza, ma anche viceversa”, ha aggiunto. Gli sforzi di difesa dell’Europa possono dare un impulso massiccio a un mercato unico più competitivo nel medio e nel lungo termine. I prossimi ingenti investimenti nella nuova generazione di equipaggiamento militare e nell’infrastruttura di sicurezza in Europa possono innescare un potente vento favorevole per settori importanti.
Sovvenzioni per la Difesa UE: Nulla è Escluso
Von der Leyen ha chiarito che il primo punto del piano di riarmo europeo consiste nel “consentire l’uso dei finanziamenti pubblici e della difesa a livello nazionale”. Il secondo punto prevede un “nuovo strumento” che fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli Stati membri per promuovere gli acquisti comuni di armamenti nell’ambito del piano ReArmEu. “Si chiamerà Safe, Security Action For Europe”, ha annunciato von der Leyen, rispondendo alle critiche sul nome del piano.
Nell’ambito del piano, “nulla è escluso”, ma “è troppo presto” per parlare di trasferimenti accanto ai prestiti da 150 miliardi di euro previsti. “Tre giorni dopo aver proposto il pacchetto al Consiglio Europeo, il mio compito ora è presentare nelle prossime due settimane una proposta giuridica concreta. Niente è escluso. Sono aperta a qualsiasi cosa sia necessaria, ma penso che sia troppo presto per iniziare un dibattito tre giorni dopo aver fatto una proposta che è stata sostenuta all’unanimità con molte risposte positive da ogni dove, con nuove idee”, ha spiegato.
Collegio di Sicurezza: Un Nuovo Strumento di Coordinamento
Von der Leyen ha poi annunciato che nelle prossime settimane convocherà un “collegio di sicurezza”, che includerà tutti i commissari europei, perché “quasi ogni materia può essere di interesse sotto il profilo della difesa comune”. Ha ricordato come quattro anni fa le scorte di gas non si riempissero come avrebbero dovuto, segnando l’inizio di un attacco ibrido della Russia al settore energetico europeo. “Il collegio di sicurezza si riunirà a tempo debito, non posso dire la data precisa. Sarà convocato più spesso di quanto non sarebbe stato convocato 4 anni fa. È importante che abbiamo briefing regolari dai servizi di sicurezza competenti, per rimanere aggiornati sulla situazione”, ha concluso.
Sostegno all’Ucraina: Un Impegno Continuo
Per quanto riguarda l’Ucraina, von der Leyen ha ribadito l’impegno dell’UE a garantire che il Paese sia in una posizione tale da poter continuare a combattere, finché non sarà raggiunta una pace giusta e duratura. “Con un nuovo strumento, gli Stati membri possono contribuire a iniziative, ad esempio, come quella danese o quella ceca, ma possono anche procurarsi capacità militari da trasferire poi all’Ucraina”, ha spiegato.
La conferenza stampa di Ursula von der Leyen ha delineato una visione ambiziosa per il futuro della difesa europea. Il piano ReArmEu rappresenta un’opportunità unica per costruire un’Europa più forte, prospera e sicura. Con il supporto di finanziamenti pubblici e nuovi strumenti come il Safe, l’Unione Europea si prepara ad affrontare le sfide del presente e del futuro con determinazione e unità. La convocazione di un collegio di sicurezza e il continuo sostegno all’Ucraina sono ulteriori passi verso una difesa comune più efficace e coordinata.