Oltre 40mila persone sono sfollate in Yemen a causa del ciclone Chapala, che si è abbattuto ieri sul Paese uccidendo tre persone e ferendone 34. Lo rende noto l’Ufficio nelle Nazioni Unite che si occupa del coordinamento degli Affari umanitari. Il ciclone ha colpito ieri lo Yemen dopo che domenica aveva raggiunto l’isola di Socotra nell’Oceano indiano, a 360 chilometri a sudest dalla provincia yemenita di Mahra.
A essere maggiormente colpita è la città costiera di Mukalla, capoluogo della provincia di Hadhramaut, dove si sono registrate violente inondazioni. L’Onu stima che fino a 1,1 milioni di yemeniti possano essere colpiti in modo diretto dal ciclone. L’impatto potrebbe essere peggiore nelle province meridionali di Shabwah e Hadhramaut, dove vivono circa 1,9 milioni di persone, il 76 per cento delle quali necessitano già di assistenza umanitaria.
Lo Yemen non è normalmente colpito da cicloni e la sua costa meridionale ha un clima arido. Per questo il suo sistema di drenaggio naturale e prodotto dall’uomo ha difficoltà nel far fronte a piogge eccessive.