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ZES UNICA, DE SANTIS (PD) – Mola di Bari può diventare la nuova Savelletri di Puglia

Mola di Bari – Anche Mola di Bari può diventare la nuova Savelletri di Puglia. Ne è fermamente convinto Domenico De Santis,  vice capo del Gabinetto del Presidente Emiliano, e lo dice durante il convegno “Zes unica”, organizzato da Anna Avelluto, Matteo Ranieri  e Sante Radogna del movimento “Senso Civico per Mola”, nella sontuosa  location Masseria

Sanrà.

De Santis sottolinea che Mola ha le stesse caratteristiche geografiche della tanto decantata Savelletri: mare e collina. E non ha nulla da invidiarle. Ecco perché incoraggia gli imprenditori ad acchiappare al volo l’occasione Zes, suggerendo di fare sistema: “Una sinergia tra imprese – dice – è strategica per cogliere le opportunità di questo magnifico strumento”. Fare squadra dunque è vincente per creare nuove realtà produttive sul territorio, e dare occupazione. Il vice capo del Gabinetto del Presidente Emiliano  fa da booster, per sollecitare il tessuto imprenditoriale presente al convegno, affinché si muova subito per aderire anche ad un progetto unico, che rappresenti più imprese.

“Voglio congratularmi  – evidenzia De Santis – con il sindaco  Giuseppe Colonna, che, con la sua vivacità amministrativa, dimostra fattivamente l’amore per il suo territorio e i suoi concittadini. Qualche anno fa, tedeschi e francesi  giungevano in vacanza nel Gargano. Il Salento non esisteva turisticamente. Venti anni fa, la Puglia aveva solo 9 milioni di turisti; l’anno scorso ne abbiamo registrati 28 milioni. Siamo in un trend di crescita mostruosa. Dieci anni fa, il Pil di questa regione si aggirava verso l’8%; nel 2024, il Pil è cresciuto del 13,2 %. Abbiamo i numeri – precisa De Santis – per fare crescere la consapevolezza che la Puglia può diventare una vera e propria industria turistica, cosa che non abbiamo tuttora costruito”.

De Santis confida alcuni suoi commenti personali sui dazi imposti da Trump: “Possono essere davvero una grande opportunità, perché  le imprese americane hanno lo stesso problema verso l’Europa, e tale situazione potrebbe spingere quelle aziende a investire direttamente in Europa”.

Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo Economico: “In altri paesi del mondo, dove ci sono le zone franche, non c’è la burocrazia.  Il Governo ha deciso di cambiare la norma sulle Zes, e non farò un ragionamento politico di parte. Posso solo ragionare a livello tecnico: la Zes unica, in presenza di un progetto che pianifica un determinato investimento (sia piccolo che grande) sul territorio, modifica automaticamente la variante urbanistica, senza aver bisogno dell’autorizzazione della variante al PRG dei singoli Comuni. Ricordiamoci che ora le stalle di alcune masserie, sono diventate suites, e se questo processo della Zes aiuta alla rigenerazione urbana e costiera, dobbiamo ammettere quindi che la Zona Economica Speciale è davvero uno strumento eccelso. Le Zes nascono per favorire le aree retro-portuali, quindi è una nuova opportunità di crescita  basata sulla blue economy. Abbiamo oltre 900 km di costa ma non abbiamo ancora colto appieno l’opportunità della portualità turistica”.

“Il Piano Regolatore Generale di Mola – ammette il sindaco Giuseppe Colonna – è fermo agli Anni Ottanta, e con la Zes, si verifica una occasione unica per le varianti, velocizzando le burocrazie. Seppur con le sue criticità, la Zes unica è uno straordinario strumento  a favore degli enti locali e degli imprenditori. Il nostro territorio ha già 2 autorizzazioni rilasciate dalla Zes, ora. E se si aggiungessero altri progetti, Mola di Bari ha tutte le carte in  regola per diventare appetibile dal punto di vista turistico, perché può rappresentare un anello di congiunzione tra i paesi già noti come Monopoli e Polignano, e le altre località dell’entroterra. Mola vuole esserci. Ed io in qualità di primo cittadino, mi impegno affinché altre imprese vogliano credere in una Mola di Bari turistica, che sia da volano per occupazione e blue economy”.

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Angelo Rotolo, assessore al Marketing territoriale e vicesindaco del Comune di Mola di Bari : “Nell’ultima BIT a Milano, Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, ha esposto un concetto molto chiaro: la nostra regione è caratterizzata da Turismo, Cultura e Agricoltura e se ci saranno progetti che evidenzieranno la naturale inclinazione della regione, potremmo conquistare nuove tipologie di turisti. Nuove strutture ricettive, con la creazione di interconnessioni logistiche adeguate, faranno della Puglia, una regione sempre più attrattiva. Con la Zes sarà possibile ridurre un gap, dando la possibilità di investire in immobili e terreni. E ricordiamoci che la sostenibilità sarà imprescindibile da innovazione e tradizione, binomio connotativo della nostra regione”.

Matteo Ranieri, consigliere comunale: La Puglia è un territorio ricco di appeal ma ci vuole anche la visione di imprenditori coraggiosi. Per esempio, Sante Radogna ha rigenerato  con una poderosa bonifica, una vecchia zona coperta di amianto e cemento, e ha creato Metamare, una struttura di lusso sulla costa di Cozze. Si sa che il primo nemico degli imprenditori, è la burocrazia. Dove la burocrazia blocca gli investimenti, gli imprenditori scappano.  Ma la Zes da’ una opportunità agli imprenditori, e quando c’è la trasparenza sull’ uso degli strumenti, arrivano certamente gli investimenti. Sono molto soddisfatto della grande partecipazione di pubblico: imprenditori, tecnici, commercialisti e cittadini interessati. E’ un prezioso momento di confronto e approfondimento fondamentale, che, in modo concreto, chiarisce le modalità di accesso alla ZES e le opportunità per il nostro territorio”.

Manlio Guadagnuolo, già Commissario Straordinario di Governo per la ZES Interregionale Adriatica: “Tutto è partito nel 2017, quando furono istituite le Zes del Mezzogiorno. Con Draghi poi, fu creata l’autorizzazione unica, che pose fine alle 34 autorizzazioni per gli imprenditori. Davvero fu una svolta: finalmente, la burocrazia amica delle imprese. L’autorizzazione unica costituisce variante urbanistica, e questa è una grande agevolazione. E il target è anche il rientro di investimenti dall’estero che rientrano in Italia, con il Sud operoso capace di attrarre investimenti di Pmi da altre imprese d’Italia e dall’estero. Attenzione però: le Zes rilasciano autorizzazione sia ai chioschi dei bar, sia al progetto con enormi investimenti. La Zes adriatica ha creato ben 6 zone franche doganali: 3 pubbliche e 3 private. In tal senso siamo stati lungimiranti, cercando di prendere il meglio della procedura Zes, creando finalmente lo sviluppo del nostro Sud”.

Sante Radogna, presidente e fondatore di Senso Civico: “Il convegno è stato un momento utile per far conoscere ai potenziali stakeholders, la Zona Economica Speciale e i suoi vantaggi. La mia priorità è donare al territorio, più ricchezza in termini di feedback occupazionale e naturalmente economico. L’ idea si chiama ‘Mola wedding destination’, e riunisce 5 sale ricevimenti: Masseria Sanrà, Tenuta Pinto, Al Sole, Wonder e Plenilunio alla Fortezza. Queste sale assieme, sono capaci di realizzare 500 matrimoni all’anno. Con ‘Mola wedding destination’, abbiamo l’ambizione di attrarre i favolosi matrimoni dal Quatar o dagli Emirati Arabi Uniti. Le nostre location offrono un perfetto connubio tra genuinità di gusti e sapori, autenticità paesaggistiche e unicità di emozioni. Noi siamo esperti professionisti del wedding, e ci mettiamo il nome e la faccia. Quindi crediamo nella Zes, che offre vantaggi fiscali e amministrativi. Il prossimo 30 maggio scade una proposta di finanziamento al progetto: aspettiamo altri imprenditori che si uniscano a noi”.

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Data:

10 Aprile 2025

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