Zingaretti ’sprona’ Conte: “Renzi? Errore dividere sempre”
Polemiche al minimo sindacale. Matteo Renzi non viene mai nominato. L’emergenza coronavirus rinvia le tensioni e Nicola Zingaretti apre il suo intervento all’assemblea Pd proprio sul tema del momento. “Ora è il tempo della scienza e lo dico anche alla luce di alcune stupide polemiche. E’ il tempo della collaborazione. Ma è soprattuto il tempo dell’unità del Paese”. Paola De Micheli usa parole più dure su chi fa polemiche: “Salvini si sta comportando veramente da sciacallo”, dice la ministra corsa via dall’assemblea a via della Conciliazione per raggiungere la task force alla Protezione civile con il premier Giuseppe Conte.
Però, al netto dell’emergenza virus, qualche messaggio il segretario dem Zingaretti lo manda, senza nominare Italia viva né Renzi. “Distruggere è semplice, costruire è una missione. E’ un errore drammatico per la nostra Patria sempre picconare, dividere, polemizzare, cercare sempre avventure solitarie che soddisfano qualcuno ma non aiuta l’Italia”.
E aggiunge sul ruolo del Pd nel governo: “Noi non lanciamo diktat, ma facciamo proposte. Io sono convinto che l’Italia ce la farà se cambia. Cambiare l’Italia è possibile se insieme cambiamo la politica. Io difendo e mi sento partecipe dell’azione di questi mesi, questo governo non corrisponde a tutte le nostre aspirazioni, tante volte le forze progressiste hanno dovuto convivere con situazioni difficili, con alleati non in sintonia”.
Ma Zingaretti si rivolge anche al premier Conte: “Il governo sia più coraggioso”, è la sollecitazione del segretario Pd.”Io non lo considero un governo amico, ma il nostro governo e il Pd ha svolto un ruolo decisivo pur tra mille difficoltà. Ora questo governo ha il dovere di accelerare e superare incertezze del tutto estranee al compito che si è dato”.
E tra i dossier da chiudere con urgenza, Zingaretti mette i decreti Salvini: “Superare senza se e senza ma i decreti propaganda di Salvini. Basta subalternità”, dice Zingaretti. “Perché di sicurezza in quei decreti non c’è assolutamente nulla. Sono decreti approvati per la paura non per la sicurezza. Vanno svuotati i decreti propaganda di Salvini. Sia questo governo ad approvare al più presto decreti per la vivibilità e per la sicurezza urbana”.
Quindi un affondo sulla Rai che “non può essere utilizzata alla stregua di un citofono in campagna elettorale”. E sul referendum sul taglio del numero dei parlamentari: “Non lo condivido e credo sia stato un errore sottoscriverlo ma rispetto chi lo ha fatto anche del Pd”. Un passaggio, infine, sulle regionali: “Dico ai nostri alleati che fanno tanti slogan contro le destre, contro Salvini e il pericolo del populismo, non lasciateci da soli a combattere contro Salvini e le destre. La sintesi non può essere: quando si vince il merito è di tutti, quando si perde è colpa del Pd. Non è accettabile”.
Sul partito, Zingaretti ha riproposto le tappe e il senso del ’congresso a tesi’ già annunciato in Direzione. Non lo chiama più congresso il segretario, andando incontro anche alle sollecitazioni in questo senso di Base Riformista entrata a far parte della nuova segreteria unitaria Pd. “Un processo”, dice , “una costituente delle idee e delle persone” aperta a tutti.
“E’ la boria dell’isolamento che ci ha fatto perdere. Noi vogliamo cercare dentro la società alleati con cui camminare. Cosi’ nasce la civiltà della politica. Il consenso attorno al Pd cresce e questo dà fastidio a qualcuno. Sento addirittura che noi stiamo diventando un partito populista, noi semmai siamo quelli che stiamo sminando l’Italia dal populismo”.
Un segno di questa apertura è anche nella scelta della nuova presidente dell’assemblea, la giovane sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, eletta oggi a succedere a Paolo Gentiloni e che fino a poco temo fa non era del Pd. “Si è avvicinata da poco, è vero, ma questo è un successo, noi – conclude Zingaretti- lavoriamo per avvicinare e non per allontanare. Ha scelto la appartenenza al Pd grazie a quello che abbiamo fatto in questi mesi”.
Renzi: “Voto adesso è vicolo corto senza passare dal via”
Andare al voto con le regole attuali significa “finire su Vicolo corto senza passare dal via e prendere le 20mila lire” e “i cittadini ci denunciano per stalking”. Lo ha detto Matteo Renzi all’assemblea di Iv.
“Io voglio far rialzare non far cadere il governo, vogliamo non creare ma superare difficoltà, ma per farlo non possiamo dimetterci da riformisti come altri che si dimettono dalle proprie idee pur di mantenere il suo posizionamento. Anche se ci si presenta come cattivi, stiamo difendendo la dignità di una posizione politica”, ha evidenziato Renzi.
“Vogliamo condividere quattro punti di discussione, non sono pretesti, che aiutano a definire un progetto politico del Paese che Iv ha il compito di portare avanti”, ha precisato il leader di Italia Viva, per il quale nei talk show è stata “mostrificata la posizione di Italia viva in nome di un attacco personale, ha quel carattere lì…, senza dedicare una riga al tema reale della discussione di questi giorni che non è il mio carattere, il nostro posizionamento pretestuoso, ma l’idea di come si sta in politica”.
Pd, Valentina Cuppi eletta presidente
L’assemblea Pd ha eletto Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto, presidente dell’assemblea dem. Tutti a favore, c’è stato un solo astenuto.
“La democrazia non potrà mai essere sostituita da piazze virtuali – dice la neo presidente – Questa deve essere la nostra strada, rendere capillare la democrazia. La voglia di partecipazione delle persone l’abbiamo vista e la vediamo con la mobilitazione di Friday for future o le manifestazioni per Patrick Zaky. Ed è proprio dal coinvolgimento delle persone che parte la battaglia per combattere l’odio”.
“Io non appartenevo al Pd – ricorda Cuppi – ma appartengo a questa strada su cui si cammina in tanti e tante da troppo tempo senza mai incontrarsi veramente”. Cita don Milani la neo presidente dem: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Uscirne da soli è avarizia, uscirne insieme è buona politica”.
Berlusconi avverte Salvini
“Occorre riprendere subito a lavorare per dare ai cittadini della Valle d’Aosta le risposte che attendono dalla Regione. Per fare questo è necessario che, come in tante altre regioni italiane, anche da voi si possa realizzare il modello del centrodestra che rappresenta – ormai è evidente – la maggioranza degli italiani e io credo anche la maggioranza dei Valdostani’’. E’ quanto sottolinea Silvio Berlusconi in un messaggio inviato all’iniziativa di Forza Italia in corso ad Aosta in vista delle prossime regionali.
Il Cavaliere mette in guardia l’alleato Matteo Salvini, visto che le ultime indiscrezioni parlano di una Lega pronta a correre da sola, mentre Fi e Fdi si ritroverebbero con una lista comune: “Sarebbe molto grave -avverte il leader azzurro – se qualcuno si assumesse la responsabilità di dividere il centrodestra, e quindi di regalare ai nostri avversari la possibilità di tornare alla guida della regione. Questo non sarà mai la nostra strada”.
’’Forza Italia -assicura il Cav- porterà in regione l’esperienza e l’energia di Emily e l’entusiasmo di tante donne e uomini che hanno concretamente dimostrato di amare la loro, la vostra terra, e di saper realizzare in concreto, nella vita civile, professionale, sociale, gli obiettivi che si sono proposti”.
’’Sono convinto – spiega – che questa sia la strada giusta per vincere, per garantire alla Valle d’Aosta cinque anni di stabilità e di crescita, consolidando l’autonomia, e per dare anche dalle nostre bellissime Alpi una risposta forte ai fallimenti del governo delle sinistre, il governo delle tasse e delle manette che non rappresenta gli italiani’’.