Zingaretti:”Ius soli in agenda”. M5S: “Sconcertati”
“Chiederemo con i gruppi parlamentari che si mettano in agenda lo ius culturae e lo ius soli come scelta di campo del Pd”. Lo ha detto Nicola Zingaretti a Tutta un’altra storia. Le parole del segretario del Partito democratico non sono passate inosservate.
“C’è mezzo paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare”, sottolineano fonti M5S.
“A molti esponenti dei 5Stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nello stessa giornata”, dice il vicesegretario Pd, Andrea Orlando, replicando agli alleati di governo. “Si parla di Ius soli mentre c’è il maltempo che flagella l’Italia e il futuro di undicimila lavoratori a Taranto, sono sconcertato”, interviene Luigi Di Maio, all’arrivo all’Hotel mediterranea di Salerno, a conclusione del suo tour campano. “Non siamo a governo per lanciare slogan o fare campagna elettorale”, dice.
E Matteo Salvini, su Twitter, annuncia: “Siamo pronti a dare battaglia, dentro e fuori il Parlamento, per fermare lo Ius Soli ed evitare che si cambino i Decreti Sicurezza”.
Elezioni Calabria, è Talarico il candidato del centrosinistra
“Amo moltissimo la mia terra. Ho accettato la candidatura per l’amore che le porto: di fronte alla rinuncia di Rubbettino arrivata oggi, non ho potuto tirarmi indietro”. A parlare all’Adnkronos è l’imprenditore calabrese Maurizio Talarico, che, dopo aver in un primo tempo rifiutato l’offerta del segretario dem di concorrere per la presidenza della Regione Calabria, oggi ufficialmente ritorna sui suoi passi e ufficializza la sua candidatura.
Originario di Pizzo Calabro e calabrese doc, Talarico si è trasferito vent’anni fa a Roma, dove ha fondato la Talarico Cravatte, oggi guidata dal figlio Tiziano, in pochi anni diventata punto di riferimento internazionale per l’eleganza maschile (vanta clienti come Bush, Prodi, Letta, Berlusconi, Scaroni, Conti, Sarmi, l’ex ministro Russo Igor Ivanov che si dice ami regalarle a Putin solo per fare qualche nome). In Calabria però Talarico è comunque di casa e l’impegno che intende mettere in campo per la sua terra, dice, è “assoluto e viscerale come l’amore che mi lega a questo territorio che oggi merita più che mai un riscatto, anche sul fronte internazionale”.
“Zingaretti non l’ho ancora sentito – spiega poi – ma la proposta di candidarmi arriva da lui, quindi non c’è dubbio sul sostegno del Pd. Io comunque mi sto candidando da civico, con una lista indipendente aperta a tutti i movimenti, le associazioni e i partiti che credono in un progetto che vedrà nella crescita e nella legalità i suoi due cardini principali”. Anche al M5s? “Assolutamente – assicura Talarico – Anzi, per me il sostegno del M5s rappresenterebbe un valore aggiunto importante, come movimento portatore di valori che a me stanno particolarmente a cuore, legalità prima di tutto. E questo vale ancora di più in una Regione come la Calabria, che ha diritto a una classe dirigente sana e propositiva”.
Talarico però, da ’civico’, guarda anche altrove. “Il primo obiettivo è convincere il ’partito di maggioranza’ in Calabria, cioè quello del non voto, e sono certo che, con il progetto di legalità, valori e tanta concretezza, sia un obiettivo perfettamente alla nostra portata – spiega l’imprenditore – Inizierò da subito a lavorare sul programma con la mia squadra, cominciando dai ’punti al presente’, ossia da una serie di azioni realizzabili nell’immediato che possano dare risposte rapide ed efficaci a persone finora rimaste deluse dalla politica”.
Poi, aggiunge, “sono certo che, da imprenditore che si è fatto da sé, alla guida di un’azienda che oggi lavora in tutto il mondo, io stesso possa portare un bagaglio di conoscenze e contatti, anche a livello internazionale, fondamentali per restituire alla Calabria quella giusta attrattività che una regione con le sue risorse culturali, turistiche e di imprenditoria buona non può non esercitare sugli investitori stranieri”.
Botta e risposta Feltri-Calenda
Botta e risposta via social tra Vittorio Feltri e Carlo Calenda. “Avevo sempre pensato che Calenda fosse intelligente e invece pur di smentirmi ha fondato un partito, come se ce ne fosse bisogno” ha twittato ieri il direttore di Libero.
“A chi lo dici Vittorio – ha replicato su Twitter Calenda, che ha annunciato per il 21 il lancio di un nuovo movimento politico – Abbiamo tutta questa fantastica scelta oggi. Gente preparata, capace…perché darsi pena”.
Pd, ecco il nuovo Statuto: cosa prevede
La riforma dello Statuto del Pd è stata approvata dall’assemblea nazionale con 566 voti favorevoli, un voto contrario e 5 astenuti. Tra le principali novità c’è la nascita della piattaforma digitale deliberativa dei democratici, poi più forza ai circoli e più apertura anche con i circoli on line, quelli tematici, i punti Pd e la rete dei volontari.
Ancora, con il nuovo Statuto si prevede più spazio ai sindaci che entrano di diritto nell’assemblea nazionale e si organizzano con un coordinamento nazionale e un coordinatore che entra in segreteria nazionale. Confermate le primarie e introdotta la novità del ballottaggio: gli iscritti nei circoli sceglieranno i due candidati che andranno al voto degli elettori con gazebo.
Le novità prevedono anche la nascita della Fondazione di cultura politica nazionale del Pd, l’introduzione della parità di genere in tutti gli organismi dirigenti Pd a ogni livello. Viene, tra l’altro, superato l’automatismo segretario-candidato premier.
Giletti contro tutti: “Italia incapace di governarsi”
“C’è un’incapacità di governare e riguarda il nostro paese da 10-15 anni. Non riusciamo più a trasformare i progetti in realtà”. Sono le parole di Massimo Giletti, che apre così Non è l’Arena.
“L’Italia dimostra ancora una volta la sua fragilità. I nostri pensieri vanno a Venezia, simbolo non solo dell’Italia. Ma sta succedendo di tutto a Matera, a Pisa, in Sicilia, vicino a Caserta. Questa situazione, unita a quello che sta succedendo a Taranto con l’Ilva, ci racconta con tristezza. Gli stessi che nei salotti buoni dicono che sono populista diranno che Giletti attacca subito. C’è un’incapacità di governare e riguarda il nostro paese da 10-15 anni. Non riusciamo più a trasformare i progetti in realtà”, afferma.
“Chi è incapace? E’ colpa della natura o siamo incapaci noi come classe dirigente a governare le grandi opere. E’ possibile che vadano sempre a finire in mezzo a tangenti e che i magistrati debbano supplire all’incapacità politica di gestire le situazioni?”, dice.