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ZUCCHERO E STING IN RICORDO DEL 13 NOVEMBRE

Venerdì 13 novembre 2015, Parigi: 130 persone uccise e circa 370 ferite, di cui 80 in modo grave. Se non fosse per Parigi, sembrerebbe il “normale” bollettino di una di quelle guerre combattute in medio-oriente o in Centrafrica cui, oramai e con troppa facilità, prestiamo poco interesse. E invece, è la triste conseguenza di un attentato terroristico, suicida, sferrato da un commando legato allo Stato Islamico, conosciuto come ISIS, verso alcuni luoghi pubblici della capitale francese.

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Di quel giorno abbiamo ancora vive le brutali immagini giunte dal Bataclan (N.d.R. Quella sera si trova sul palco la stoner band statunitense degli Eagles of Death Metal), dove gli attentatori, armati di Kalashnikov e granate, fanno 93 vittime. Dopo quelle stragi, la paura di vivere una vita tranquilla nelle nostre città, cresce di pari passo con le notizie di altri attentati accaduti in Germania e poi ancora in Francia (N.d.R. La strage di Nizza del luglio scorso: un camion si piomba sulla folla causando 86 vittime e 300 feriti). Adesso il terrore si cela ovunque; non solo nelle stive degli aerei. Sappiamo che può annidarsi in una discoteca, su di un treno o per le strade nei giorni di festa. Il “terrorismo” ghermisce e annichilisce; colpisce “pochi” relegando nel timore tutti gli altri. E’ difficile ritornare alla normalità, dopo essere stati colpiti fisicamente e psicologicamente; ma “bisogna reagire”. Ed è quello che pensano artisti del calibro di Sting e Zucchero che, “armati” di chitarra e microfono, danno il via a una serie di esibizioni in commemorazione delle stragi di Parigi. Il cantautore modenese, durante i concerti tenuti all’Olympia alcuni giorni fa, ha dedicato una canzone a Parigi, nel ricordo del 13 novembre. Il brano s’intitola Street of Surrender S.O.S.: la musica è composta dall’artista italiano, e le parole sono del leader degli U2, Bono Vox. “Ogni uomo ha una città della libertà. Per me questa città è Parigi. Amo Parigi”, canta Zucchero nel pezzo che fa parte del suo ultimo lavoro, Black Cat. “Stavo terminando il mio ultimo album e avevo scritto la musica di questa canzone, ma non avevo ancora il testo”, dichiara a Le Parisiene. “Dopo aver fatto un’apparizione a sorpresa al concerto degli U2 a Torino nel settembre 2015 ho chiesto a Bono di scrivermi un testo per quella melodia”, aggiunge. “Poi non ho più avuto notizie da parte sua nelle successive settimane finché un giorno mi ha inviato il suo testo, spiegandomi che parlava della notte del 13 novembre”, termina l’intervista al sito web del giornale francese. Per il musicista inglese, invece, il 13 novembre è il giorno della riapertura della “sala di spettacolo” costruita nel 1864 e il ritorno su quel palco che, nel 1979, l’ha visto esibirsi con i Police: “Nel riaprire il Bataclan abbiamo due compiti importanti: il primo ricordare e onorare coloro che hanno perso la vita durante l’attacco di un anno fa, il secondo celebrare la vita e la musica che questo storico teatro rappresenta“, ha scritto Sting sul suo sito.

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I biglietti del concerto sono andati esauriti dopo un’ora dalle vendite, e l’artista britannico si esibirà gratis donando i proventi di questo primo concerto a due associazioni delle vittime. Il giorno dopo, una targa commemorativa sarà affissa davanti al Bataclan. Non è stata ancora confermata, per l’occasione, la presenza dei musicisti americani della band che si esibiva quella sera, gli Eagles of Death Metal. Sulla targa saranno scolpite 90 stelle: il numero delle vittime della strage, ognuna con le iniziali di un caduto.

Data:

8 Novembre 2016