Secondo una recente indiscrezione di Business Insider, citando una fonte anonima vicina all’azienda, Elon Musk starebbe valutando la chiusura del social X (ex Twitter) in Europa. Questa notizia ha da subito fatto scalpore a causa di una possibile esclusione del servizio X dal mercato europeo.
Secondo Business Insider, all’origine della considerazione di questa ipotesi, ci sarebbe il profondo dissenso e insoddisfazione di Musk riguardo alla regolamentazione europea sui servizi digitali. Infatti, con l’entrata in vigore del Digital Services Act ad agosto avrebbe introdotto un nuovo pacchetto di regole elaborate da Bruxelles, mirate a regolare il mondo digitale e ribilanciale il potere delle Big Tech. Secondo le nuove disposizioni, le piattaforme online come X dovranno avere sistemi efficaci e trasparenti per la moderazione e la rimozione di informazioni false, fuorvianti e dannose. Tutte attività che dovranno essere svolte dalle aziende proprietarie delle piattaforme social, pena gravi sanzioni.
Le recenti critiche espresse da Thierry Breton, il commissario europeo per il Mercato interno dell’Unione Europea, riguardo alla disinformazione che ha circolato su X nelle ultime settimane riguardo al conflitto tra Israele e Palestina, sembravano aver innescato ulteriori indagini sulla conformità dell’azienda alle nuove norme europee. In risposta alle richieste di informazioni, Musk ha dichiarato di aver rimosso da X centinaia di profili riconducibili ad Hamas nell’arco di due settimane. Le possibili conseguenze di un’eventuale mancata ottemperanza al DSA potrebbero essere significative per X, con la Commissione Europea che potrebbe imporre multe fino al 6% delle entrate annuali dell’azienda. Questo potrebbe rivelarsi un onere significativo per Musk, specialmente considerando la già turbolenta gestione della piattaforma sociale. Secondo Business Insider, l’Europa costituisce circa il 9% della base di utenti globali attivi di X, e le sedi europee dell’azienda si sono notevolmente ridotte, con gli uffici di Parigi, Madrid e Berlino chiusi.
Solo gli uffici di Dublino e Londra rimangono operativi nel continente. La notizia di Business Insider però, dopo diverse ore, è stata smentita dallo stesso Musk che ha affermato: “Da loro un’altra notizia completamente falsa”. Non sembrerebbe esserci nessun rischio per l’Europa, almeno per il momento. Anche se gli attriti tra Musk e le istituzioni europee non sono nuovi, risalendo addirittura ai primi giorni successivi all’acquisizione di X da parte del magnate. Infine, nonostante sia stato attualmente scongiurato il pericolo di un blocco di X per l’Europa, resta da vedere come si evolveranno i rapporti tra Musk e le istituzioni europee, poiché la questione della conformità alle regole digitali diventerebbe un punto cruciale nella dinamica in rapida evoluzione tra le Big Tech e i regolatori governativi.