Durante l’attuale emergenza coronavirus, siamo tutti costretti a rimanere a casa e molte delle nostre abitudini e routine si sono dovute adeguare alle nuove direttive del Governo per contrastare la diffusione del virus. Le iniziative artistiche si sono moltiplicate, questa volta in digitale con la messa a disposizione di tour virtuali gratuiti in numerosi musei nazionali ed internazionali. La piattaforma virtuale americana dedicata al mondo dell’arte “Google Arts & Culture”, ha promosso una mostra interamente virtuale, perciò fruibile sul computer o su smartphone, sulla vita e le opere della pittrice messicana Frida Kahlo. Frida era una donna con disabilità che affrontò la sua difficile condizione riuscendo a trasformare l’immobilità in opportunità artistica, la sua sofferenza in arte.
A sei anni Frida si ammalò di poliomielite. La gamba e il piede destro divennero molto esili, provocandole un’andatura claudicante. In seguito, per nascondere il suo lieve difetto fisico, iniziò a indossare pantaloni e poi lunghe gonne messicane. Ciò che le cambiò la vita fu un grave incidente in cui fu coinvolta, che la costrinse in ospedale per tre mesi e successivamente, a causa delle fratture alle vertebre lombari, a indossare per nove mesi diversi busti di gesso. Fu in questo periodo che, dovendo rimanere sdraiata, per ingannare il tempo, iniziò a dipingere. Si fece costruire una specie di cavalletto e un baldacchino sul quale fissò uno specchio in modo da potersi vedere e utilizzare la sua immagine come modello
Frida era una donna con una forza speciale. L’essere sfuggita alla morte le impose una rinascita. Decise con coraggio di ricominciare daccapo, di dipingere le cose come le vedeva, animate da un sentimento positivo e da un’esigenza di bellezza che riversava sui soggetti dei suoi dipinti, quali la natura, gli animali, i colori, i fiori e anche i suoi autoritratti. Le sue parole, poetiche, sono richiami per l’anima di chi le legge: “Innamorati di te, della vita e dopo di chi vuoi.” La mostra virtuale rappresenta una magnifica occasione per chi ama la sua arte ed anche per chi ha voglia di conoscerla. Una meravigliosa iniziativa: la piattaforma, architettata a museo virtuale, ha collaborato con 33 musei di ben sette Paesi, esperti e critici d’arte per realizzare la retrospettiva interamente digitale su Frida Kahlo, “Faces of Frida”. Milioni di opere ad alta risoluzione sono a disposizione di un click, accompagnate da alcuni contenuti multimediali, ma anche fotografie, lettere private e oggetti preziosi ed abiti da lei indossati.
Possibile è anche visitare la Casa Azul, la famosa “Casa Blu” nel cuore di Coyoacan (Città Del Messico), nella quale la pittrice passò gli anni della sua vita, grazie alla funzione Google Street View. Nella celebre Casa Azul Frida visse con il marito Diego Riviera,determinante per la sua vita e per la sua produzione artistica. Lei gli mostrò le sue tele, lui la spronò a continuare a dipingere, intuendo che si trattava di una vera artista. Rivera, dopo 4 anni dalla morte della pittrice, decise di donare la loro casa al popolo messicano. La casa blu è diventata la sede del museo Frida Kahlo e ospita anche opere di Diego Riviera, José Maria Velasco, Paul Klee e altre opere di Marcel Duchamp e Yves Tanguy. L’arte ci è sempre vicina e non si fermerà adesso.