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SANITÁ PUBBLICA

La resistenza antimicrobica è in costante aumento in tutto il mondo. Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che propone misure per migliorare l’assistenza e la sicurezza sanitaria, per far fronte alla crescente resistenza agli antibiotici dell’uomo e degli animali, promuovendone l’innovazione ed un uso più responsabile.

Secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, tral’8 e il 12% dei pazienti ricoverati negli ospedali comunitari è vittima di infezioni sanitarie correlate, che causano circa 37.000 decessi all’anno causando un pesante onere sulle risorse sanitarie.

La situazione è preoccupante per i batteri patogeni poiché la resistenza agli antibiotici, per alcuni batteri, raggiunge il 25% in alcuni Stati membri.

Le misure proposte nella risoluzione prevedono misure quali il rigoroso divieto dell’uso senza ricetta, la richiesta di una diagnosi microbiologica prima di prescrivere gli antibiotici, l’attuazione di pratiche di marketing volte a prevenire i conflitti d’interesse tra i produttori e colui che prescrive gli antibiotici, il miglioramento delle informazioni sul controllo del consumo di antimicrobici e sulla resistenza antimicrobica e il controllo delle infezioni.

I deputati evidenziano che l’attuale crisi economica ha creato una forte pressione sui bilanci sanitari nazionali e ha di conseguenza avuto un forte impatto sulla sicurezza dei pazienti e chiedono pertanto adeguate risorse finanziarie per il sistema sanitario.

I deputati sollecitano inoltre le industrie farmaceutiche a investire nello sviluppo di nuovi agenti

antimicrobici e chiedono alla Commissione di considerare la possibilità di presentare una proposta legislativa per stimolare la ricerca in questo campo.

Nel documento inoltre si raccomanda, inoltre, un uso responsabile degli antimicrobici anche nella medicina veterinaria, consentendo un uso solo di mangimi medicati solo per il trattamento a seguito della diagnosi veterinaria. L’uso di antibiotici per gli animali dovrebbe, quindi, essere gradualmente ristretto ai soli scopi terapeutici, eliminando progressivamente il loro uso profilattico.

Data:

6 Giugno 2015