Covid, focolaio in stabilimento Aia nel trevigiano
Sono 560 i tamponi effettuati tra i lavoratori dello stabilimento Aia di Vazzola, in provincia di Treviso: 382 hanno dato esito negativo, 178 invece sono risultati positivi al coronavirus. A questi si aggiungono 21 positivi tra le persone a stretto contatto con lavoratori contagiati (145 il numero di test ai familiari). E’ quanto è emerso dalla riunione di questa mattina alla prefettura di Treviso, secondo quanto si apprende da fonti dell’amministrazione locale.
IL SINDACO DI VAZZOLA, ESCLUSA ZONA ROSSA – “Parlare di ’zona rossa’ è improprio. Oggi nell’incontro con la Ulss non si è parlato in alcun modo di questo: non ci sono i presupposti per chiudere Vazzola” ha detto all’AdnKronos Giovanni Domenico Zanon, sindaco di Vazzola. “I lavoratori positivi residenti nel nostro territorio sono una quindicina – ha aggiunto Zanon – questa situazione riguarda molti comuni limitrofi e non si ’criminalizzi’ Vazzola. Continuo a essere tranquillo: sono andato in azienda la settimana scorsa, ho parlato con i medici e resto in contatto con gli operatori dell’Ulss tutti i giorni. L’ipotesi di una ’zona rossa’ è stata categoricamente esclusa”. “Per quanto riguarda i positivi, non ci sono ricoveri, sono tutti asintomatici. La produzione in azienda continuerà, ma da quanto abbiamo appreso nell’incontro di oggi per evitare contatti ravvicinati e prolungati si cercherà di diminuire i ritmi della produzione e il numero delle presenze in contemporanea delle persone all’interno: i lavoratori torneranno a fare i due turni”, ha concluso Zanon.
LO STABILIMENTO NON CHIUDE – Nel corso dell’incontro il viceprefetto vicario Antonello Roccoberton ha ricevuto le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e Rsu dello stabilimento, oltre ai rappresentanti sindacali e i vertici dell’azienda, il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi e il sindaco del Comune di Vazzola. “A conclusione di un ampio dibattito – si legge nella nota della prefettura di Treviso – si è convenuto sulla circostanza che, allo stato attuale, non sussistano i presupposti per imporre, da parte dell’autorità sanitaria, la chiusura dello stabilimento, anche alla stregua di quanto rappresentato dall’azienda Ulss circa la percentuale dei positivi al Covid-19 sul totale del personale sottoposto a tampone, corrispondente circa al 30%, e in merito alla asintomaticità dei lavoratori risultati positivi. Il dottor Benazzi ha assicurato che l’azienda Ulss 2 continuerà lo screening con l’effettuazione di tamponi su tutto il personale con cadenza settimanale, usufruendo fin dalla prossima settimana dei tamponi rapidi a risposta immediata, recentemente validati dall’Istituto Superiore della Sanità. Ha altresì raccomandato che si faccia ampia divulgazione presso il personale sulla necessità dell’utilizzo dei dispositivi di protezione, del mantenimento del distanziamento sociale e della frequente igiene delle mani, quali imprescindibili misure di prevenzione dal contagio”.
“Il dottor Allegri della Aia Agricola, insieme al dottor Pinna, hanno dal canto loro assicurato di aver adottato fin dall’inizio dell’emergenza Covid tutte le misure previste sia in ordine alla sanificazione dei locali, che in merito alla modulazione dell’organizzazione dei turni per ridurre i contatti tra il personale addetto, ed alla informazione sulle misure igieniche da adottare, garantendo l’adozione di ulteriori interventi a tutela della sicurezza dei lavoratori”.
I SINDACATI – “L’incontro è stato soddisfacente. Abbiamo ricevuto importanti rassicurazioni da parte delle autorità sanitarie e dai vertici aziendali in merito alle misure di sicurezza adottate ai fini di contenere i contagi” dice in una nota Andrea Meneghel, segretario generale della Fai Cisl Belluno Treviso, al termine del vertice di questa mattina alla prefettura di Treviso. “La Ulss – continua Meneghel – ci ha assicurato che fino al momento della positività zero di tutta l’azienda verranno fatti screening a cadenza settimanale sul personale. Da parte sua, l’azienda ha comunicato che dalla prossima settimana si tornerà a lavorare su due turni con personale ridotto e quindi maggiore garanzia di distanziamento sociale nei reparti”. Confermato anche il maggiore coinvolgimento, richiesto dai sindacati, del comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo per il contrasto alla diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro. “L’azienda ha accolto la richiesta avanzata dalle parti sindacali e dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza di maggiore trasparenza e informazione riguardo alle scelte aziendali per contrastare l’emergenza – conclude Meneghel -. Solo dando vita a una più stretta collaborazione con i rappresentanti per la sicurezza e le rappresentanze sindacali si potrà uscire da questo momento difficile, che vede coinvolti sia i lavoratori che le loro famiglie”.
Briatore ricoverato, “condizioni buone”
Flavio Briatore è ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano per accertamenti. L’imprenditore – proprietario del Billionaire, locale di Porto Cervo in Sardegna dove è stato individuato un focolaio di Covid-19 – si troverebbe all’Irccs di via Olgettina da un paio di giorni. Briatore, a quanto apprende l’Adnkronos, si trova isolato nel reparto solventi con sintomi di polmonite.
“Le condizioni di Flavio Briatore sono assolutamente stabili e buone e lo stesso tiene a ringraziare per le tante manifestazioni di affetto e interesse alla sua salute ricevute in queste ore”, precisa una nota dello staff dell’imprenditore.
Briatore “domenica sera, accusando una leggera febbre e sintomi di sposatezza, si è recato all’Ospedale San Raffaele di Milano per un controllo -si legge nella nota- L’imprenditore è stato ricoverato, è stato sottoposto ad un check up generale e resta sotto controllo medico”.
Pirlo si presenta: “Dybala perno della Juve, Higuain via”
Conte resta all’Inter
“Sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto”. Lo dice il nuovo allenatore della Juventus Andrea Pirlo nel corso della conferenza stampa di presentazione. “Non ho avuto neanche il tempo di pensare al passaggio dall’Under 23 alla prima squadra, è stato tutto molto veloce -aggiunge Pirlo-. Mi hanno chiesto se fossi convinto, mi sono buttato a capo fitto e non ho pensato ad altro”. “Modulo di gioco? Possiamo giocare a quattro o a tre, difendendoci a quattro e impostando a tre -dice il 41enne bresciano-. Ho voglia di gente che abbia voglia di attaccare e di riconquistare il pallone quando non ce l’ha. Deve venire naturale in partita: tenere palla e aver voglia di recuperarla velocemente. I ragazzi lo sanno, hanno le caratteristiche per farlo, il modello potrà variare di gara in gara”. “L’obiettivo della Juve è sempre quello di vincere. Non è facile ma siamo qui per questo”. “Bisogna lavorare e parlare tanto con i giocatori, renderli partecipi negli allenamenti ma soprattutto far entrare in testa il nostro modo di giocare -aggiunge il tecnico bresciano-. E’ importante parlare e fargli capire cosa vogliamo. Lavoro sul campo ma anche rapporti umani”.
IL PROGETTO – “Voglio portare un po’ di entusiasmo, quel che è mancato nell’ultimo periodo. Voglio proporre un calcio propositivo, con padronanza del gioco come ho detto ieri ai ragazzi”. “A loro ho detto due cose: la prima è che bisogna sempre avere il pallone, la seconda è che quando lo si perde va recuperato velocemente. Sono le prime due cose di tattica che ho detto e in cui credo”.
“Sono l’allenatore ed è normale che voglia certi tipi di giocatore. Abbiamo degli obiettivi, ho certi giocatori in testa ma non li dico a voi. Molto da cambiare? No, vedremo”. Io un predestinato anche da allenatore? “In panchina dipenderà dai risultati, dipende solo da quello. Credo nelle mie possibilità e sono sicuro di poter raggiungere grandi risultati anche da allenatore”.
DYBALA – “Non è mai stato sul mercato, siete voi che mettere queste voci in giro. Per me è importante come gli altri, appena rientrerà, farà parte del progetto”. Sulla coesistenza della ’Joya’ con Cristiano Ronaldo il tecnico bresciano spiega: “I giocatori di qualità possono giocare sempre insieme, basta che ci siano sacrificio e abnegazione. Più giocatori di qualità ci sono, più possibilità di vincere ci sono ma sempre all’interno di una struttura di squadra. Sacrificio e voglia di lavorare per la squadra sono indispensabili”.
HIGUAIN – “Con Higuain ho parlato. E’ una persona che ammiro tantissimo, ha fatto un ciclo importante qui, è stato un grandissimo giocatore ma parlando con lui abbiamo deciso che le strade si devono separare. E’ stato un grandissimo campione ma i cicli finiscono” ha detto in merito alla situazione di Gonzalo Higuain che ha un contratto con i bianconeri fino al giugno 2021. “E’ stato messo da parte ma da persona seria ci siamo parlati, prendendo questa decisione. Per quanto riguarda Khedira, è infortunato, vedremo quando starà meglio”, conclude Pirlo.
Antonio Conte resta all’Inter. “L’incontro di ieri tra il club e Antonio Conte è stato costruttivo, nel segno della continuità e della condivisione della strategia. Con esso sono state stabilite le basi per proseguire insieme nel progetto”, si legge nel comunicato ufficiale del club nerazzurro.