Traduci

PABLO PICASSO – Moulin de la Galette

Siamo nel settembre del 1900 e Pablo Picasso, non ancora ventenne, giunge a Parigi insieme al  migliore amico Carlos Casagemas per assistere all’Esposizione Universale. Entrambi conoscono bene i pittori esponenti dell’Impressionismo.

Picasso conosceva l’arte francese ma non conosceva Parigi; si fece coinvolgere dalla sua vita notturna, molto diversa da quella di Barcellona.

Questi luoghi avevano ispirato artisti come Toulouse-LautrecDegasManet e anche Van Gogh, per i periodi in cui visse nella capitale francese.

Il Moulin de la Galette all’epoca è uno dei locali parigini più in voga.

L’artista è affascinato da questi ambienti in cui può sperimentare e conoscere meglio colori e luci del decadentismo francese, assorbendo anche le tecniche dei colleghi per cambiarle e portarle ad altro splendore.

Il soggetto dell’opera è proprio una scena notturna nel celebre locale parigino Moulin de la Galette, affollato di gente che balla, nella fascia mediana, o che si riposa ai tavoli, nell’angolo inferiore sinistro. Seguendo i dettami impressionisti,  dipinge le persone non con una precisione minuziosa, ma come se fossero grandi macchie di colore in movimento, sotto una girandola di luci artificiali che paiono fluttuanti.  La tendenza alla deformazione delle immagini è evidente nel colore arbitrario, acceso e contrastante quanto mai prima nelle opere del giovane artista catalano.

La pennellata è sfibrata e sinuosa, con sapienti tocchi chiari dove la luce batte, e con una già navigata padronanza del senso del movimento, per cui le figure più veloci appaiono più sfocate, proprio come in un’istantanea fotografica.

Spiccano quattro gruppi di personaggi: i ballerini al centro, in una girandola vorticosa; la coppia con figura androgina di profilo a destra, pallida e allungata come una maschera; poi i tre uomini con cappello a cilindro su una pedana a sinistra, che sembrano perlustrare la folla in cerca di una compagna; infine il terzetto di donne al tavolino bianco, due delle quali si baciano e sembrano appena uscite da un dipinto di Toulouse-Lautrec, mentre la terza poggia il gomito sul braccio e col volto definito con cura. Quest’ultima figura ammicca e sorride sfuggendo con civetteria allo sguardo diretto con lo spettatore: è Germaine Gargallo, modella conosciuta nello studio parigino del pittore barcellonese Isidre Nonell, per l’amore non corrisposto della quale si suiciderà Carlos Casagemas poco dopo il rientro di Picasso in Spagna.

 Il dipinto può è conservato  a New York, nel Guggenhaim Museum tra la collezione Thannhauser. Quest’opera è stata realizzata  usando la tecnica dei colori ad olio stesi su una tela come supporto.

L’artista  attraverso forti contrasti cromatici e un linguaggio molto duro e quasi stridente vuole trasmetterci il suo personale pensiero di decadenza di questi locali alla moda francesi, proprio come avevano fatto in precedenza in altre opere i suoi più celebri colleghi. Infatti i Cafè parigini per Picasso sono soprattutto un covo di decadenza sociale e morale, un covo di tristezza e soprattutto per tanti personaggi che lo frequentano di grande solitudine. Sono lo specchio per una parte di quella società di inizio Secolo che non nutre valori ed è tutta apparenza. Nel dipinto Picasso si pone come fosse uno spettatore di uno dei tanti spettacoli pieni di mondanità. Questi erano spesso provocatori e molto colorati. Erano capaci a volte di farti scordare la realtà e i problemi per qualche minuto. I colori sono ricchi e molto vibranti,  che nei suoi lavori precedenti non si erano ancora visti. Vediamo i visi dei personaggi della scena con vestiti eleganti e ammucchiati tra di loro in danze frenetiche ma poi ci accorgiamo che sono delle macchie di colore in questa atmosfera confusa e piena di luci che rendono la scena teatrale. La passione per il teatro infatti accompagnerà il grande artista Picasso per tutta la sua vita influenzandolo spesso per le composizioni nelle sue opere.

Pubblicità

Data:

16 Aprile 2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *